Incognite che non fanno bene ai lavoratori e, a vedere bene, nemmeno alla città: questi i motivi principali che spingono il Partito Democratico e la sezione apriliana sul ritornare alla questione Ipercoop, che da tempo tiene in scacco i lavoratori in un limbo di incertezza.
“Troppe le incertezze che avvolgono l’attuale crisi dell’IPERCOOP con troppi silenzi per ciò che riguarda il futuro dei lavoratori che in queste ore stanno vivendo con ansia gli ultimi sviluppi di una vicenda che potrebbe avere serie ricadute occupazionali. Il percorso di ristrutturazione avviato dalla Coop con conseguente riduzione delle forze lavoro attualmente impiegate, si aggiunge ad altre gravi crisi di importanti aziende presenti del territorio che ormai ha raggiunto un tasso di disoccupazione superiore al 30 per cento. Inizialmente si era parlato di un percorso di ristrutturazione con il quale l’IPERCOOP intendeva avviare un processo di riduzione dell’area vendita che, dagli attuali 6480 mq doveva passare ai 3200 mq stimati con conseguente revisione dell’offerta commerciale. In particolare, gli obiettivi previsti avrebbero determineranno un esubero stimato intorno ai 34 equivalenti full-time con una forte contrazione dei livelli occupazionali. Per il Partito Democratico di Aprilia che fin dall’inizio ha chiesto un tavolo di concertazione con le parti interessati è importante che nel processo di ristrutturaizone aziendale avviato dalla società al fine di recuperare gli indispensabili margini di redditività del sito produttivo di Aprilia, fossero garantiti i livelli occupazionali oltreché l’attivazione di tutte quelle procedure esistenti per assicurare una tutela reddituale ai lavoratori coinvolti nel processo di ristrutturazione“.
“Dopo quasi sei mesi dall’inizio della vertenza nulla è chiaro sui risvolti di questa crisi aziendale che vede come unici soggetti danneggiati i lavoratori che sempre di vedono paventarsi il rischio di una perdita del loro posto di lavoro senza che siano state esplorate tutte le strade percorribili per far fronte a questa crisi da troppo tempo annunciata. Oggi, più di ieri è importante che Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria, Contratti di Solidarietà difensivi, il nuovo Contratto di Ricollocazione ed ogni altro strumento disponibile sia utilizzato per poter garantire la stabilità dei livelli occuapazionali assicurando a tutti i lavoratori oggi impiegati di poter continuare a lavorare conservando gli attuali livelli reddituali. E’ urgente che il tavolo di concertazione tra le parti sociali venga di nuovo convocato per mettere intorno allo stesso tavolo le rappresentanze aziendali e dei lavoratori al fine di giungere subito ad una soluzione definitiva della crisi apertasi assicurando ai lavoratori coinvolti quella serenità persa“.