Continua la discussione sul caso Kyklos, con Aprilia Possibile che invita l’Amministrazione ad “assumersi le proprie responsabilità”.
Il riferimento è alla delibera di Consiglio Comunale del 2012 con cui fu approvato l’ampliamento del sito:
“Il problema dell’Acea Kyklos – ricorda il coordinatore di Aprilia Possibile, Roberto Fiorentini – non è soltanto una questione degli abitanti limitrofi.
Ma deve diventare un tema di tutta la Città di Aprilia, di tutta la comunità.
È inaccettabile infatti che, da anni, una parte della nostra comunità sia costretta a vivere in condizioni di disagio incredibili.
Come Aprilia Possibile vogliamo esprimere innanzitutto la nostra solidarietà ai cittadini vittime di questi continui miasmi.
Invitando le istituzioni a tutti i livelli, dall’Arpa all’Amministrazione Comunale, ad affrontare con più incisività e serietà questo problema.
Perché in una grande Città nessuno viene lasciato da solo.
Inoltre questi disagi stanno comportando, vogliamo ricordarlo, un danno patrimoniale incalcolabile ai proprietari delle abitazioni limitrofe, che vedono il loro valore immobiliare crollare.
In secondo luogo vogliamo ricordare, ancora una volta, l’assurdità della scelta politica fatta dall’attuale maggioranza nel 2012.
Di permettere cioè all’ex Kyklos addirittura un ampliamento, che noi denunciammo ferocemente.
E sul quale siamo, più volte, tornati.
La delibera 72/2012 infatti, fu approvata con 14 voti favorevoli (tra questi ricordiamo ad esempio il sindaco Terra e gli assessori Marchitti e Gabriele) e vide la pilatesca assenza di tutta l’opposizione di destra e del Partito Democratico.
Un’autorizzazione che permise di trasformare un terreno agricolo in industriale (da E2 a D2).
Quello stesso giorno il Consiglio comunale garantì la stessa autorizzazione anche per l’ampliamento della Rida Ambiente”.
di Massimo Pacetti