Cassa integrazione, restano le incertezze

UIL di Latina, rapporto mensile sull’andamento della cassa integrazione e sugli occupati

“Diminuisce lievemente la cassa integrazione, in ogni caso, permane però la
sostanziale incertezza che caratterizza il sistema economico e occupazionale Pontino, con difficoltà del sistema economico simili a quelle del 2013″, commenta Luigi Garullo Segretario Generale UIL Latina riguardo al consueto andamento della cassa integrazione.

“Nello stesso tempo”-continua-“va detto che il confronto che si era aperto con la regione Lazio lo scorso 10 luglio ha prodotto l’approvazione di un emendamento per l’istituzione di un fondo per il rilancio delle aree di crisi della provincia di Latina, al fine di sostenere il comparto produttivo pontino e incentivare l’occupazione. Ora però è necessario che la regione dia corso con urgenza all’operatività di questo emendamento, evitando di farlo impigliare nelle maglie di un iter burocratico che renda difficile l’applicazione“.
UIL

“Per quanto riguarda il mese di Novembre 2014 – aggiunge Garullo – i dati elaborati nel 11° rapporto UIL 2014 sull’utilizzo della cassa integrazione relativamente alla provincia di Latina, evidenziano una diminuzione del -7,8% , le ore di cig autorizzate nel mese di settembre 2014 sono state infatti pari a 474.144, pari a poco meno di 3.000 lavoratori posti potenzialmente in cassa integrazione, contro le 514.195 del mese di agosto 2014, con appunto una diminuizione del -7,8% rispetto al mese precedente. Nello specifico diminuisce la CIG ordinaria con un-37,8% portandosi a 101.266 ore autorizzate a Novembre 2014. Diminuisce anche la CIG straordinaria con un – 5,3% portandosi a 184.326 ore autorizzate. Per il secondo mese consecutivo aumenta invece la cassa integrazione in deroga che fa segnare un +20,3 %, con 188.532 ore autorizzate, contro le 156.402 ore autorizzate nel mese di ottobre (in cui si era già registrato un vistoso aumento di oltre il 140%)”.

“Infine va precisato che l’aumento della cassa in deroga, ancora non rappresenta la situazione reale in cui versano moltissime imprese, soprattutto piccole, perché è chiaramente condizionata dalla scarsa chiarezza circa la copertura e i tempi di erogazione delle risorse disponibili. Evidenzia però lo stato di sofferenza; soprattutto di tantissime piccole e medie imprese del territorio, in cui l’utilizzo di questo strumento, sta spesso a significare la cessazione delle attività, con la definitiva perdita del posto di lavoro per moltissime persone”, conclude Garullo.

A.M.

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