“E’ di queste ore la notizia del blocco dei conferimenti dei rifiuti urbani indifferenziati anche per il Comune di Aprilia presso l’impianto TMB di Campoverde con conseguente rischio di un emergenza rifiuti proprio nell’ultima parte del mese di luglio e la prima settimana di agosto. In altre parole, la città di Aprilia che ospita uno dei più grandi impianti di trattamento dei rifiuti urbani corre il rischio di subire un’emergenza rifiuti per l’impossibilità di poter conferire il materiale raccolto in modo indifferenziato, subendo oltre al danno anche la beffa.
In primo luogo, dov’è finito il principio di reciprocità e solidarietà territoriale? In passato Aprilia ha accolto i rifiuti di altri ambiti territoriali come quello di Roma che non riuscivano a chiudere il ciclo al proprio interno per l’insufficiente capacità dei suoi impianti. Oggi, in spregio all’articolo 118 della nostra Costituzione che impone una sussidiarietà orizzontale , nessun impianto è disponibile ad accettare l’indifferenziato della nostra città con il conseguente rischio di una nuova emergenza rifiuti, lasciando in tutti noi un forte senso di frustrazione.
Ancor più grave è l’aspetto legato all’interruzione di un pubblico servizio essenziale, quale quello della raccolta dei rifiuti urbani, che i cittadini apriliani subiranno in queste ore; interruzione che le istituzioni pubbliche e le imprese private titolari di concessioni pubbliche nell’ambito del ciclo dei rifiuti devono evitare a tutti i costi.
Su questo punto chiediamo un intervento forte del Sindaco e del Prefetto per evitare che tutto ciò si verifichi a danno dei nostri concittadini, a non sottovalutare l’aspetto sanitario che, con le temperature estive, può diventare una vera emergenza.
È ora che le istituzioni, di qualsiasi livello, diano risposte certe sul tema della dotazione impiantistica provinciale, evitando che periodicamente la cittadinanza apriliana debba subire lo spauracchio dell’emergenza rifiuti nonostante la presenza sul nostro territorio di molti impianti, l’impegno quotidiano sul fronte della raccolta differenziata e il pagamento salato della Ta.Ri.
Per anni si è sventolata la questione della gestione pubblica dell’impiantistica come unico baluardo contro i danni della gestione privatistica, ma ad oggi di quella promessa ancora non vi è traccia e una parte importante del ciclo dei rifiuti sfugge alla gestione pubblica con la conseguenza che periodicamente la nostra città deve affrontare la paura dell’emergenza rifiuti.”