“Ci risulta che nel consiglio comunale n.6 del 12/03/2021 l’amministrazione Terra abbia tentato di apporre dei vincoli al territorio agricolo, approvando all’unanimità il regolamento sugli impianti fotovoltaici, immaginiamo allo scopo di impedire che vengano approvati altri progetti da parte dei privati.
La riduzione del suolo agricolo, con il conseguente abbandono delle attività agricole e l’inserimento di elementi estranei al paesaggio consolidato, è un fenomeno che ad Aprilia registra dei pericolosi picchi: non si tiene conto dei dati preoccupanti del settore agricolo, della tutela del paesaggio e della salute. Il Comune di Aprilia è l’ente che “ha registrato il più alto valore incrementale di consumo di suolo nella provincia di Latina”.
L’Associazione Aprilia Città degli Alberi è contraria all’ennesimo progetto di sfruttamento del suolo agricolo e alla speculazione ai danni di chi la terra la coltiva e la rende fertile. Siamo favorevoli all’energia pulita e rinnovabile, non ci piace invece lo sfruttamento indiscriminato delle nostre campagne.
Il consiglio comunale di Aprilia lo scorso 12 marzo si è dotato di uno strumento di pianificazione per tutelare il territorio dall’insediamento di nuove attività, ma apprendiamo che in questi giorni un privato ha ottenuto l’autorizzazione Unica della Provincia di Latina a realizzarne uno della potenza di 2.625 kW, mentre un altro, ben più grande, in terra e in zona agricola, è in attesa di ottenere l’autorizzazione VIA dalla Regione Lazio: si tratta dell’impianto fotovoltaico Aprilia Solar Plus da 55.180 kW, presentato dalla società Ica One Srl.
Solo il 3 giugno 2021 ha ottenuto l’autorizzazione l’impianto fotovoltaico di via Pantanelle presentato dalla società Green Eleven Srl (Prot. N. 21764 Determinazione conclusiva Conferenza dei Servizi – Autorizzazione Unica); il via libera è giunto dalla Provincia di Latina a conclusione della conferenza dei servizi anche con il parere favorevole con prescrizioni del Comune di Aprilia ed il silenzio assenso di molti enti (Regione Lazio, Ministero dei Beni Culturali, Soprintendenza Archeologica, Asl Latina, E – Distribuzione Spa, Ufficio delle Dogane, Enac, 8° direzione del Genio Militare di Roma, RFI, Anas e Gruppo Carabinieri Forestale).
Nella richiesta della Ica One Srl, leggiamo che nelle immediate vicinanze al terreno ove si vorrebbe realizzare l’impianto (presso L’Eucaliptus Golf) non si fa riferimento al nucleo abitato di La Cogna, mentre nelle more della seduta della Conferenza dei servizi la società si impegna a liquidare gli usi civici facendo venire meno alcuni vincoli, dunque la delibera di consiglio comunale, con la quale sono state localizzate le aree idonee, è un’arma spuntata?
Ce lo domandiamo in ragione del fatto che inserendo su una mappa tutti gli impianti finora autorizzati è stata coperta un’area di 57 ha (in rosso nell’immagine). Se fosse accolto anche il progetto della società Ica One Srl, la superficie occupata, tra impianti in funzione, già autorizzati e quelli in attesa di autorizzazione, sarebbe di 273,1 Ha, una superficie pari a circa 1,5% dell’intero territorio di Aprilia (in giallo nell’immagine).”
Inoltre, da una sommaria lettura del progetto della ICA ONE si evince che il bilancio di massa della vegetazione arborea tra prima dell’impianto e dopo l’impianto è in deficit di 3430 alberi adulti, come si evince dallo specchietto riassuntivo:
A detta dell’assessore all’urbanistica la legge consente ai comuni i poteri sostitutivi, ma non essendo questi gli enti deputati a rilasciare l’autorizzazione, la Regione in sede di conferenza dei servizi potrebbe cambiare le carte in tavola: quale è a questo punto la volontà del Comune di Aprilia?”