“Non ha senso bocciare la nostra proposta, noi siamo conformi“, sono queste le parole dei ragazzi della lista esclusa dalla Commissione Elettorale per mancanza dei requisiti di ammissibilità. Infatti, secondo la Commissione, alcuni dei ragazzi hanno superato il limite d’età consentito, cioè il compimento del 25esimo anno di età e, sempre nella stessa lista, non risulta che sia stata rispettata la quota di 1/3 dei candidati tra i 15 e i 17 anni di età.
I ragazzi della lista “Gioventù Nazionale Aprilia” hanno presentato ricorso. “I ragazzi erano tutti candidabili“, afferma il delegato di lista, Edoardo Baldo, durante una conferenza stampa. “Abbiamo presentato la nostra lista il 25 Marzo, un giorno prima della scadenza. Il 30 Marzo ci viene rilasciato un verbale che afferma che la Commissione Elettorale è conforme alle prescrizioni normative regolamentari e che all’unanimità si è deciso che “La Lista Gioventù Nazionale Aprilia” è i requisiti per essere ammessa. Nemmeno 20 giorni dopo, il 15 Aprile, ci comunicano che c’è un problema e che i ragazzi non sono candidabili e che quindi vengono rinviate le elezioni“.
Perchè questo cambio di rotta? Non possono fare a meno di chiedersi i ragazzi della lista. Un’altra domanda che aleggia nell’aria è “da quando decorrono i limiti d’età?“. Se un bando di concorso prevede per l’ammissione un’età non superiore ai 25 anni…da quando deve considerarsi superato tale limite? E’ questo interrogativo che ha spinto i ragazzi a cercarsi un caso analogo, di una sentenza emessa nel 2011. Scoprendo in questo modo che “facendo riferimento all’evento della nascita di un individuo, il compimento dell’anno di vita si realizza quando il suddetto anno è stato completamente vissuto, sicchè il limite di età indicato quale requisito deve intendersi superato alla mezzanotte del giorno del compleanno“.
Può un cavillo tecnico, come quello di avere 25 anni e qualche mese pregiudicare l’ammissione ad una lista? Lista che venti giorni prima era stata ritenuta idonea nei requisiti richiesti? Discorso analogo anche per due ragazzi che si ritrovano nel “limbo” di non sapere più in che fascia di età appartengono.
La Commissione Elettorale afferma che non è stata rispettata la quota di presentare un 1/3 dei candidati tra i 15 e i 17 anni di età. Due dei ragazzi hanno 17 anni e 6 mesi. Questi 6 mesi li trasformano automaticamente in maggiorenni? O rientrano sempre tra i 17enni? E, se la seconda, perchè devono essere penalizzati e la loro lista esclusa?
“Sono amareggiato– racconta uno dei ragazzi- eravamo risultati idonei e poi sono spuntati questi problemi. Oggi sì e domani no, avendo in mano le stesse carte. E la differenza tra elettorato passivo e attivo? Ha votato anche chi aveva già compiuto i 25 anni“.
“Inoltre– continua un altro candidato- c’è anche una diversità di trattamento, tra noi e i Consigli Giovanili degli anni precedenti. Alle scorse elezioni si erano presentati dei ragazzi che avevano già compiuto i diciasette anni di età eppure erano risultati idonei. Perchè questo trattamento differente?“.
Ciò che rimane ai ragazzi, è l’amarezza di una società politica che invece di avvicinare, allontana. “Penalizzante non solo per noi, ma per i giovani in generale. Dopo questo fatto, si smette di credere“, afferma un ragazzo di questo Consiglio Giovanile che è iniziato male in toto; dalle cinque liste degli anni precedenti, se ne sono presentate due (tre, se si conta una terza lista risultata non idonea perchè candidata dopo il termine di scadenza). “Non c’è stato un dialogo, ma un verbale. Chi ha le responsabiltà, se le prenda. Bisogna imparare a mettere le persone davanti“, conclude il delegato di lista, Edoardo Baldo.
di Assunta Manfredino