I Grillini di Aprilia intervengono sulla rinegoziazione dei prestiti concessi al Comune dalla Cassa Depositi. “Il buon padre di famiglia– scrivono- è colui il quale cerca di amministrare l’economia domestica in modo da poter assicurare il benessere dei suoi figli. Chiaramente questo non può e non deve essere un benessere di tipo apparente ma dovrebbe avere basi solide e, soprattutto, non dovrebbe essere un onere per il loro futuro“.
“Come se per esempio- continuano i Grillini Apriliani-guadagnassi 1000 euro al mese e per il benessere e l’appagamento acquistassi beni a rate per una esposizione di 1000 euro mensili per i prossimi 20 anni . Certo, ho tante cose belle che mi appagano ma di cosa campo? Il nostro carissimo Sindaco di Aprilia, Antonio Terra, avrebbe ben pensato che, avendo contratto dei debiti che comportano un eccessivo onere di spesa per i prossimi 10 anni, si parla di rate per 2 milioni e 18 mila euro, per poter disporre di una maggiore liquidità per 592 mila euro, avrebbe rinegoziato i mutui con una rata complessiva che scende a 1 milione 426 mila euro per altri trent’anni . Per la serie: ha contratto debiti per altri 20 anni. Genialata!“.
“I cittadini di Aprilia, quindi, adesso sanno che la maggior parte dei soldi pubblici servono a coprire i debiti generati da chi ci ha amministrato male e, consentitemelo, tuttora ci amministra peggio. Ma il buon padre di famiglia non dovrebbe preoccuparsi di pagare i suoi debiti senza contrarne nuovi? Invece di rinegoziare un debito con tassi alle volte usurari, perché non tagliare gli sprechi ad esempio incentivando la differenziata (operazione questa che farebbe risparmiare 500 mila euro annui), oppure promuovendo iniziative di pubblico interesse come fiere? E di tutte quelle consulenze inutili ne vogliamo parlare? Pensate allo spreco di denaro che ha causato la pensilina piazzata nel bel mezzo di una ciclabile o il rifacimento di marciapiedi dissestati dalle radici degli alberi piantati male. E non è che, per caso, si stanno foraggiando delle associazioni, magari di amici degli amici, per garantirsi riconoscenza?“, chiedono i Grillini.
“La soluzione a questa mala amministrazione ci sarebbe, ma bisognerebbe che la gente di Aprilia aprisse gli occhi e garantisse a dei cittadini onesti e motivati di entrare nel palazzo e, con una metafora di grillina memoria, aprirlo come una scatoletta di tonno“, concludono.