Direzione Provinciale del Pd: l’Area Civati chiede un partito “più aperto”

L’ultima direzione del Partito Democratico in Provincia di Latina ha fatto emergere chiaramente una seria divisione politica fra conservatori ed innovatori. La prima trae forza dal “tatticismo, le partite giocate a scatola chiusa”- secondo l’area Civati del Partito, “fa finta di non capire che il PD per essere vincente in questo territorio deve aprirsi e giocare d’attacco”. La seconda corrente di pensiero crede, al contrario, che il Partito Democratico, e la politica, in linea generale, riesca ad essere credibile “solo e soltanto quando si fida fino in fondo dei cittadini”.

L’area che in direzione provinciale ha sostenuto la candidatura di Pippo Civati a segretario nazionale del PD ha chiesto, con una “proposta onesta e rivolta a tutti gli iscritti, a tutto il gruppo dirigente”, di poter votare ai congressi comunali, che si svolgono nelle città con più circoli, con primarie aperte, evitando di chiudersi agli quegli iscritti che hanno partecipato a congressi svolti cinque mesi prima. Si aprirebbe dunque in tal modo, sempre a detta dell’area Civati “un’ epoca politica differente, considerati gli accadimenti intercorsi in questo periodo.”

Un’occasione di confronto, a pochi mesi dalle elezioni europee,  in alcune delle grandi città della nostra Provincia con i cittadini, ascoltando bisogni e necessità, non solo chiedendo loro un voto.

civati
L’area Civati, con due interventi di Filippo Treiani, membro della direzione regionale, e Riccardo Toffoli, membro della direzione provinciale, ha posto con forza al segretario questo tema, “invitando tutti a non mettere davanti alla politica qualche mero cavillo burocratico e statutario.”

In particolare si è chiesto al PD della Provincia di Latina un’apertura verso il filone di pensiero innovatore. La risposta tuttavia, sia della maggioranza, sia del segretario La Penna, sia di parte della minoranza cuperliana è stata negativa. “Prima hanno provato a non mettere ai voti la nostra proposta, dichiarandola inammissibile, poi ne hanno votato l’inammissibilità stessa.”- riporta la nota del Coordinamento provinciale Area Civati. “In politica però, quando si mettono davanti i regolamenti significa che non c’è la volontà di sostenere una proposta, non c’è la volontà di fare una scelta. E’ stata un’occasione mancata, diciamoci la verità.”

L’aspetto positivo, secondo i civatiani, è che la direzione provinciale è stata costretta a parlare di proposte, a “scontrarsi politicamente su un tema, facendo emergere divisioni non solo personali (in un Partito ci si dovrebbe sempre scontrare con rispetto) ma anche e soprattutto divisioni su linee politiche.”

Costruire un Partito Democratico più aperto, un “Open PD” è l’obiettivo dell’area Civati che ha espresso la sua soddisfazione per aver contribuito ad affrontare un tema importante come il rapporto con i cittadini.

“Nei prossimi mesi continueremo a lavorare in questo modo, a presentare proposte, iniziative, mozioni, non tirandoci mai indietro, rivolgendoci sempre a tutto il Partito. Non ci interessano partite tattiche, politicismi inutili e vecchi. Noi vogliamo rivoluzionare il PD e non arretreremo fino a quando non vinceremo questa sfida, siamo convinti che su questo tema tanti cittadini, tanti iscritti e tanti dirigenti del PD potranno unirsi a noi per portare il Partito fuori dalle secche degli ultimi anni.”-conclude il Coordinamento Provinciale formato da Vincenzo Castrillo, Emilio Ranieri, Filippo Treiani, Gisella Fantozzi e Riccardo Toffoli.

Melania Limongelli

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