Discarica, il Consigliere Porcelli richiede l’inserimento del principio di precauzione

«Avevo fatto richiesta di inserire la questione del principio di precauzione come principio di tutela della salute e della qualità dell’ambiente, ma noto che la questione non è stata affatto recepita”.

«Quanto affermato nella relazione non tecnica della società proponente la discarica controllata di rifiuti non pericolosi circa  gli effetti prodotti dalla  gestione dei rifiuti sulla popolazione umana  possano essere riferibili unicamente  ai rischi delle persone esposte  e che gli studi epidemiologici sulla popolazione residente nei pressi di discarica, non  permettono una chiara individuazione di pericoli in quanto non è certa una chiara definizione degli effetti ad una esposizione di rifiuti è falso e gravissimo.  Molti sono gli studi sulla popolazione residente nei pressi di discariche sia in Italia che all’estero. Anzi lo studio più dettagliato su questo problema è stato effettuato dall’ Eras (il progetto del gruppo di ricerca  del  Dipartimento di epidemiologia della Regione Lazio che si è concluso nel 2013. Tale studio,  completato il lavoro, si è interrotto per via del mancato finanziamento, ma è stato pubblicato e ne va tenuto conto. Che lo dica un privato, che vuol sostenere la sua impresa, pur non condividendo questa posizione la si può in qualche modo comprendere, ma che un sindaco  che dovrebbe tutelare egli per primo la salute dei suoi cittadini non opponga tutte le armi in suo possesso è francamente assurdo».

porcelli

Il consigliere comunale di Primavera Apriliana, Carmen Porcelli, critica nei confronti del sindaco Terra e dell’assessore Lombardi per il mancato inserimento del principio di precauzione, atto approvato  su una proposta di mozione presentata dalla stessa Porcelli, con la delibera n. 14 nella seduta pubblica del 31 marzo 2015, tra le osservazioni redatte contro il progetto di discarica in località La Ciocca a La Gogna presentato dalla società Paguro. Nella scorsa commissione, quella del 2 agosto scorso, l’impegno dell’assessore era stato preciso. «Avevo fatto richiesta di inserire la questione del principio di precauzione come principio di tutela della salute e della qualità dell’ambiente, ma noto che la questione non è stata affatto recepita. La risposta contenuta nei documenti presentati dalla maggioranza del sindaco Terra è totalmente evasiva sul tema della salute e non ricorda neanche ciò che l’ente comunale stesso ha avviato negli ultimi due anni, ovvero la indagine epidemiologica. Nel marzo dello scorso anno il sindaco e la giunta, come si legge nella delibera di consiglio comunale n.14, si sono assunti la responsabilità di applicare la proposta ai procedimenti amministrativi inerenti le attività produttive insalubri ed in particolare alle attività di gestione dei rifiuti, sia per le istruttorie finalizzate all’espressione del parere del Comune nell’ambito delle procedure di competenza provinciale, regionale o statale.

Nella delibera è scritto “A tale scopo, le procedure amministrative dovranno individuare, descrivere e valutare secondo il predetto principio di valutazione, in modo appropriato e per ciascun caso in particolare, gli impatti diretti e indiretti di ciascun piano, progetto, intervento, infrastruttura o attività sui seguenti fattori: uomo, fauna e flora; suolo, acqua, aria e il clima, i beni materiali ed il patrimonio culturale e l’interazione tra i fattori di cui sopra”. Il principio di precauzione, ha approvato il consiglio comunale di Aprilia, prevede che per ogni piano, programma, progetto intervento, infrastruttura o attività da autorizzare , anche qualora non fossero soggetti  alla Vas e alla Via dovrà essere accertato preventivamente secondo il principio di precauzione che l’attività antropica proposta sia compatibile con le condizioni per la tutela della salute, per uno sviluppo sostenibile e quindi nel rispetto della capacità rigenerativa degli ecosistemi e delle risorse, della salvaguardia della biodiversità e di un’equa distribuzione dei vantaggi connessi all’attività economica. Inoltre ogni piano, programma ed altro corredato a cura del proponente il monitoraggio e l’analisi dei fattori ambientali interessati e di quelli antropici, economici esistenti, specifici dell’area interessata dalla realizzazione e dagli impatti diretti e indiretti indotti».

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