Questa mattina, in via del tutto eccezionale causa i lavori di ristrutturazione dell’ Aula Consiliare Meddi, il Consiglio Comunale del mese di luglio ha preso luogo presso i locali del nuovo polo CulturAprilia. Un evento degno di nota che ha voluto rendersi memorabile con un acceso dibattito riguardo un tema assai caldo in questi giorni: la realizzazione di una discarica – l’ ennesima, hanno aggiunto molti consiglieri durante la discussione – sul territorio di Aprilia. Prima di entrare nel merito della questione è importante dire che la seduta consiliare ha avuto inizio con un minuto di silenzio per le vittime dei recenti attentati di Monaco, al quale tutti i presenti, rappresentati dell’ Amministrazione e non, si sono uniti.
Al termine del minuto di silenzio il consigliere Pistolesi ha presentato ai membri del Consiglio una mozione avente come oggetto l’opposizione al progetto di realizzazione di una discarica sul territorio comunale. In una parte del documento si legge: “Considerato che tale intervento (si riferisce all’ istituzione della discarica) interessa una Città nella quale sono già presenti numerosi impianti di trattamento dei rifiuti e biogas che negli anni hanno ottenuto l’ autorizzazione a importanti ampliamenti creando una serie di problematiche testimoniate da innumerevoli esposti riguardanti la viabilità, gli odori, gli incidenti, i rumori e, più in generale, compromettendo la serena vivibilità dei residenti, sia nelle loro immediate vicinanze che della popolazione tutta […], che l’area interessata dal progetto è gravata da diversi vincoli, quali: gli usi civici, il vincolo idrogeologico, quello paesistico ambientale, l’archeologico, la non edificazione per il rispetto stradale, la fascia di rispetto del Fosso della Moletta e, non ultimo, la fascia di rispetto per le aree boscate, […] i sottoscritti Consiglieri Comunali, con la presente esprimono ferma contrarietà alla realizzazione della discarica e impegnano il Sindaco e la Giunta Comunale ad opporsi in tutte le sedi istituzionali ritenute necessarie per l’impedimento della realizzazione della citata discarica“.
Al termine della lettura del documento in molti, da Giovannini (“La procedura è un po’ anomala”) a Terzo, Bafundi, Romualdi e La Pegna, hanno voluto chiedere il perché una mozione firmata all’unanimità e che dunque esprime l’idea di un’ intera Amministrazione, sia stata letta da un Consigliere anziché dal Sindaco Terra o dal Presidente del Consiglio Di Marcantonio. Quest ultimo prima e la Pistolesi dopo, hanno voluto rispondere spiegando che “si è trattato di una scelta casuale, priva assolutamente di malizia”.
Dopo aver in parte chiarito questo piccolo ma importante dettaglio, la discussione si è spostata verso il nocciolo della questione. A tenere banco sono i Consiglieri La Pegna e Bafundi. “Bene la mozione, sono cose che vanno fatte, ma è tempo di mettere in campo tutto ciò che è possibile fare per salvaguardare il nostro territorio – spiega La Pegna – nonostante il proclama della discarica provenga dalla Regione. Ricordiamo la Turbogas, tante lotte ma alla fine è stata ugualmente realizzata”. Propone poi una mossa sulla quale poter iniziare a lavorare nell’azione di contrasto alla decisione della Regione: chiedere all’imprenditore che si occuperà della realizzazione dell’impianto di risanare la zona (il costo di tale operazione sarebbe insostenibile per il nostro Comune) prima di poter procedere con i lavori in modo da cercare di farlo desistere. Bafundi dirige l’attenzione del Consiglio verso la situazione in Via Savuto, “una vera e propria bomba ecologica, per cui sarebbe bene trattare con il privato riguardo un’ opera di bonifica”. Pareri discordanti per quanto riguarda l’ Assessore all’ Ambiente Lombardi la quale afferma di non spiegarsi “tutto questo pessimismo visto che, a differenza del caso Turbogas, la situazione in questo caso è stata presa subito in mano”.
di Jacopo Cascone