Giancarlo Righini presente sabato scorso alla manifestazione contro la discarica di Lazzaria, avrebbe richiesto dopo pochi giorni un’audizione in Regione Lazio per discutere sul devastante impatto ambientale che l’impianto privato di trattamento meccanico biologico (Tmb) avrebbe avuto nei confronti della popolazione e dell’agricoltura del luogo.
Infatti ieri la commissione Ambiente della Regione Lazio, presieduta da Enrico Panunzi del PD, ha tenuto un’assemblea per parlare proprio della realizzazione della discarica a Lazzaria, progetto ufficializzato il 25 agosto dall’azienda Ecoparco Srl. All’incontro era presente il sindaco di Velletri Fausto Servadio, l’assessore regionale ai Rifiuti Michele Civita, il capo dipartimento “Servizi tutela e valorizzazione dell’ambiente” della Provincia di Roma Claudio Vasselli.
“Le nostre preoccupazioni – spiega On. Righini dei Fratelli d’Italia – riguardano soprattutto la vasta area agricola a ridosso della zona individuata dalla società Ecoparco e l’impatto che una discarica avrebbe sull’economia e sulla salute della città di Velletri”. Lo stesso onorevole ha richiesto ufficialmente una moratoria sull’apertura di nuovi impianti di stoccaggio nella provincia di Roma, specie se relativi a rifiuti provenienti dalla Capitale. A metà settembre il Consiglio comunale di Velletri ha espresso la piena contrarietà al progetto, disappunto condiviso anche con i sindaci dei comuni interessati, tra cui quello di Aprilia.
Durante l’incontro di ieri l’assessore Civita ha chiarito e ribadito che tale progetto non è mai stato all’attenzione della Regione Lazio, poiché è stata richiesta da parte della società Ecoparco solo la Valutazione di Impatto Ambientale. Tuttavia – si legge in un’intervista all’assessore – non c’era la necessità in un impianto del genere, soprattutto visiti i positivi risultati della differenziata. L’obiettivo – infine commenta – è ridurre la presenza di questi impianti, non aumentarli. Il presidente Panunzi a fine seduta ha annunciato che è fondamentale incentivare la raccolta differenziata e del porta a porto sul territorio.
Melania Orazi