Dissidi interni al Pd

L’area Civati contesta le scelte della segreteria provinciale

 

L’area Civati critica aspramente la scelta non democratica del segretario Salvatore La Penna e del vicesegretario provinciale del partito Vincenzo Giovannini sulle dinamiche politiche poste in essere sulla nuova provincia di Latina. La segreteria provinciale ha deciso di non coinvolgere gli organi interni e locali del partito sulla richiesta di incontro con il sindaco Terra in rappresentanza dell’amministrazione comunale della città apriliana nella elezione della presidenza della provincia di Latina.

pdcongresso3“Abbiamo appreso con grave disappunto – affermano Vincenzo Castrillo coordinatore area Civati della Provincia di Latina Riccardo Toffoli membro della direzione provinciale del Pd per l’area Civati – l’iniziativa del segretario e del vicesegretario provinciale di incontrare il sindaco Antonio Terra, alla guida di una maggioranza civica in cui il Pd è all’opposizione, per la candidatura a presidente della provincia di Latina. Un incontro interlocutorio che non è stato condiviso né con la direzione provinciale né con la segreteria locale del partito apriliano. Un incontro che continua a dimostrare un modo di gestire il partito da parte della segreteria provinciale non democratico e poco fruttuoso e per il quale, ribadiamo con forza, la nostra richiesta di dimissioni da parte del segretario provinciale. I nuovi assetti della provincia di Latina imposti dalla riforma Delrio, la lista dei candidati consiglieri provinciali, le alleanze e soprattutto il candidato alla presidenza della provincia, devono essere discussi preventivamente all’interno del partito nella direzione provinciale. Questa indicherà la linea politica da seguire. In assenza di una condivisione all’interno del partito, ogni atto é palesemente e pericolosamente esposto al variare del tempo, non durevole, instabile e non credibile. Con rammarico critichiamo la scelta di non aver coinvolto la segreteria del partito locale apriliano la quale di conseguenza, viene resa debole rispetto alla linea politica di opposizione all’amministrazione Terra. Ne emerge un quadro confuso: Terra va bene per il Pd provinciale, ma va male per il gruppo consiliare del Pd apriliano. Tutto questo genera una politica non credibile agli occhi degli elettori. Nel merito della proposta, affermiamo che la città di Aprilia debba avere il suo giusto ruolo all’interno della nuova compagine provinciale. Critichiamo la scelta di relegare Aprilia ai margini della vita politica della provincia di Latina così é sempre stato finora a vantaggio del sud pontino e di Latina. Dall’altro lato ci sentiamo di mettere in guardia gli amministratori cittadini dai giochi e giochetti della politica provinciale: un candidato presidente perdente, con l’attuale legge, non entra nel futuro consiglio provinciale e Aprilia ha necessità di almeno un consigliere provinciale per numero di abitanti, economia cittadina e dinamiche sociali”.

 

 

 

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