I consiglieri comunali Monica Tomassetti, del Partito Democratico, e Carmen Porcelli (Sel, Rifondazione Comunista e Primavera Apriliana), hanno inviato nei giorni scorsi una lettera ai tecnici comunali per sollecitare il controllo sullo stato dei lavori pattuiti con il Fondo Immobiliare Est Capital nella transazione approvata e sottoscritta il 14 novembre 2013.
Le reticenze della politica e la poca chiarezza in merito alla vicenda rischiano altrimenti di far calare il sipario su una questione di primaria importanza: senza interventi adeguati e a breve termine rischiano di essere gravi le conseguenze per le casse comunali.
Il 28 marzo scade, infatti, il primo termine fissato dalla transazione conclusa tra il Comune di Aprilia ed Est Capital Sgr, con la quale l’ente comunale si impegnava a versare la somma, per il Credito 2012 a saldo, di 1.000.000,00 di euro; anche se dall’atto transattivo emergeva che il pagamento sarebbe avvenuto “in una unica soluzione entro il termine perentorio ed essenziale del 28 marzo 2014 (I Termine)”, l’amministrazione comunale ha comunque versato anticipatamente la somma di 750.000,00 euro il 10 dicembre 2013.
Nel corso della ultima seduta della Commissione Trasparenza, riunitasi il 20 marzo, il dirigente del settore Finanze, Francesco Battista, ha spiegato che la restante somma di 250.000,00 euro sarebbe stata corrisposta alla Est Capital una volta verificati i lavori di adeguamento dei locali.
Secondo quanto scritto al punto 3 della transazione, in particolare alla IV pagina,Est capital avrebbe effettuato “a propria cura e spese le migliorie già concordate con i tecnici del Comune come da allegati”, non essendo la questione urbanistica supportata da alcuna documentazione.
«Per questa ragione – scrivono le due esponenti del centrosinistra – abbiamo chiesto al Dirigente del settore Urbanistica, l’architetto Paolo Ferraro, al Dirigente del Demanio e lavori Pubblici e al responsabile dell’Avvocatura del Comune, nonché alla segretaria comunale, di voler formalizzare e chiarire lo stato di avanzamento dei lavori e l’esistenza dei presupposti per onorare il saldo dei 250.000,00 euro come stabilito tra le parti nell’accordo transattivo.
Diversamente, se cioè la Est Capital non avesse nel frattempo onorato il suo impegno nei confronti dell’ente pubblico, riteniamo il Comune di Aprilia debba mettere in atto ogni forma di autotutela per rientrare in possesso della somma già versata e poiché Est Capital sarebbe in quel caso inadempiente, di non versare il saldo di 250.000, 00 euro».
Est Capital e Residenza Villa Albani, inoltre, sono debitrici nei confronti del Comune di Aprilia di diverse somme. Queste ultime sono maturate relativamente ad arretrati per il pagamento dell’Ici/Imu, e per il mancato pagamento di oneri e oblazioni per richieste di condono edilizio.
Anche su questi due punti, secondo Tomassetti e Porcellino, sarebbe opportuna una ricognizione da parte degli uffici preposti prima ancora di effettuare il saldo del pagamento.
«Riteniamo che in questa vicenda le omissioni fino ad oggi sommatesi sono tante, troppe e purtroppo il comportamento degli amministratori non è stato di disponibilità a voler chiarire i troppi punti oscuri che hanno finito per avvolgere questa vicenda. Neanche la commissione trasparenza è stata messa nelle condizioni di poter lavorare: il comportamento dilatorio assunto dal sindaco e dai consiglieri di maggioranza, nonché gli ostacoli che si sono presentati fin dall’inizio nel reperimento degli atti hanno fatto il resto, fermo restando che i consiglieri che hanno avuto la volontà di andare fino in fondo a questa transazione lo hanno fatto anche autonomamente, senza attendere che i tempi per così dire imposti al presidente dell’VIII Commissione finissero per inficiarne il funzionamento».
« Riteniamo pertanto, nell’esercizio del nostro ruolo di controllo riconosciutoci dai cittadini elettori di Aprilia – concludono Monica Tomassetti e Carmen Porcelli – di dover rivolgere la richiesta di chiarimenti direttamente ai tecnici interessati, tecnici ai quali una classe politica irresponsabile ha scaricato ogni addebito».
Melania Limongelli