Risolvere il problema rom è un tema che è entrato fortemente nell’agenda politica locale. La città di Aprilia in particolare (pensando anche alla storia contemporanea che l’ha vista protagonista) è riuscita con il tempo a togliersi di dosso il costume di paese intollerante e ad indossare quello della tolleranza, aspetto che denota una crescita ed uno sviluppo morale ed etico della città. A tutt’oggi però, viste le vicissitudini legate alla situazione dello stanziamento rom prima all’Enotria e poi ora nella zona industriale, sembrano venir meno quei valori etici che la città nel tempo si è imposta di rispettare. Ciò non significa che lo stato sociale sia peggiorato, ma gli eventi in corso sembrano aver lasciato poco spazio alla tolleranza, specialmente nel momento in cui il territorio stesso è minacciato da questa calamità, mettendo così a serio rischio tutto quello che nel tempo Aprilia è riuscita a costruire ed a tramandare.
Riuscire a dare risposte concrete pare al momento molto complicato e complesso, ma il Sindaco Antonio Terra preme perché la situazione trovi un capolinea definitivo, incitando anche azioni da parte del Governo stesso e di tutti gli organi di polizia, che molto stanno facendo:
“Confidiamo nel lavoro che stanno facendo gli organi di polizia. Oltretutto sotto l’Amministrazione D’Alessio e la mia siamo riusciti a compiere due sgomberi: quello dell’ex bullonificio e dell’Enotria, attraverso alcune iniziative e ordinanze. Con le disposizioni messe in atto e notificate a tutti i proprietari degli stabilimenti chiusi, abbiamo chiesto loro di chiudere definitivamente tutti quei siti abbandonati, in modo tale che nel tempo non diventino “abitazioni” per le famiglie rom. Al momento gli stessi alloggiano in due stabilimenti oggetto di altrettanti atti fallimentari in corso, in questo senso non abbiamo sdegnato una procedura di sgombero. Insieme al Reparto Territoriale dei Carabinieri abbiamo inoltrato alla Prefettura e alla Questura delle richieste di intervento con diverse sollecitazioni riguardo a tale problema. Ma lo sgombero, la soluzione più adottabile per il momento, deve avere un seguito, nel senso che il sito occupato deve essere messo in sicurezza e chiuso, come è accaduto per l’Enotria.
Questo è uno dei gravosi punti che non riusciamo a chiudere, perché i curatori fallimentari non hanno denaro da spendere per procedere in questo senso, si parla di circa 70/80 mila euro. Stiamo continuamente sollecitando questi aspetti anche al Governo; il tentativo di rimpatriarli al momento sembra non decollare come progetto. Da alcuni accertamenti fatti da circa un anno e mezzo nella zona industriale dove stanziano le famiglie rom, abbiamo riscontrato una sorta di movimento, di flusso migratorio a seconda del periodo e il numero di presenze oscilla tra i 120/150 persone.
Durante l’incontro di fine agosto con il neo Questore è stato fatto presente questo problema, che colpisce tutta la zona di Roma Sud e la nostra provincia. La questione della pubblica sicurezza ad Aprilia è compromessa da questo flusso di famiglie rom e consideriamo impellente un intervento anche del Governo. E’ importante mettere in chiaro che l’Amministrazione si sta muovendo a grandi linee per risolvere questa problematica, che colpisce tutti.”
Melania Orazi