Il Partito Democratico e Sinistra Ecologia e Libertà sottolineano le gravi responsabilità della Giunta Terra sulla questione Est Capital. “La messa in mora da parte della Procura di Latina – Maurizio Marinozzi coordinatore circolo Sel “Gino Donè” Aprilia – nei confronti del sindaco Terra e di altri 45 tra amministratori e dirigenti comunali che si sono succeduti dalla Giunta Meddi in poi, relativa al danno erariale procurato alle casse comunali (quindi a tutti noi) per la vicenda Est Capital per i locali in affitto di Piazza dei Bersaglieri, è solo l’ultimo, anche se il più eclatante capitolo di una deriva della maggioranza comunale che ormai sembra inarrestabile. Non bastavano le posizioni assunte nelle vicende legate alla difesa della salute pubblica,vedi vicende Kyklos, Rida ambiente, turbogas, centrali a biomassa, varianti urbanistiche approvate con la stessa intensità e leggerezza di un elefante in cristalleria. Vicende che non ci fanno dimenticare lo strappo avvenuto tra il sindaco e l’ex assessore alle finanze Chiusolo, rapporto che, dalle dimissioni di quest’ultimo in poi, ha visto volare molti stracci e non troppo sottintese accuse reciproche riguardanti aspetti non secondari nella vita cittadina come la denuncia della presenza radicata di forme di criminalità organizzata. Noi siamo garantisti – spiega Marinozzi – per principio e, quindi anche in questo caso aspetteremo l’evolversi dell’azione della magistratura che valuterà l’esistenza o meno di responsabilità penali, ma le responsabilità politiche vanno evidenziate e condannate senza tentennamenti. Ricordiamo che tale azione della Procura è stata promossa e sollecitata da un esposto presentato dall’opposizione di centrosinistra presente in Consiglio le cui perplessità e rilievi relativi all’operazione Est Capital venivano, come suo costume, snobbate e denigrate dal Sindaco Terra e dalla sua maggioranza in sede di Consiglio.
Noi continueremo a fare opposizione e a vigilare sull’operato di questa giunta non rinunciando anche, come è stato finora, ad essere propositivi e non solo pregiudizialmente contro. Quindi Sinistra Ecologia e Libertà rinnova l’appello a quelle forze la cui presenza in questa maggioranza era dettata, a loro dire, dalla volontà di cambiare le cose dall’interno, di prendere coscienza che tale operazione di moralizzazione è da considerarsi ragionevolmente fallita e di trarne le logiche conseguenze. Una maggioranza e un sindaco che costantemente e pervicacemente hanno promosso e salvaguardato interessi privati a scapito di quelli pubblici, che ha avuto posizioni pilatesche su questioni di salvaguardia della salute pubblica e del territorio, trovando un suo attivismo sfrenato solo nel continuare a favorire la lobby del cemento e in operazioni poco chiare di cui questa è solo l’ultimo di una lunga serie, prima toglie il disturbo e meglio sarà per Aprilia e i per suoi cittadini.
“La Corte dei Conti chiede agli ex e agli attuali amministratori chiarimenti sugli affitti della Est Capital e il sindaco Antonio Terra, pur avendo partecipato in veste di assessore all’urbanistica alla stipula del contratto, svia l’attenzione dalle proprie responsabilità cambiando la data della delibera con la quale si dava il via al vergognoso contratto che è stata approvata durante la giunta Meddi il 31 marzo 2004. Le bugie hanno le gambe corte e neanche adesso che tutti i nodi vengono al pettine, ammette le responsabilità che prima – quando cioè ricopriva l’incarico di assessore nella giunta Meddi – ed ora quando ha avallato in qualità di sindaco le transazioni il primo cittadino prosegue sulla strada delle mistificazioni per sviare”. Le consigliere comunali Monica Tomassetti del Pd e Carmen Porcelli di Sel commentano, all’indomani della notizia della messa in mora di, tra gli altri, 45 tra amministratori ed ex amministratori del comune di Aprilia, il provvedimento della Corte dei Conti sulla stipula e approvazione di atti che costati svariati milioni di euro alle tasche degli apriliani per locali di cui per decenni i cittadini e le istituzioni locali non hanno mai usufruito.
“Quando abbiamo cominciato ad approfondire le transazioni concluse dall’amministrazione Terra ed abbiamo passato in rassegna quel groviglio di atti – scrivono Monica Tomassetti del Pd e Carmen Porcelli di Sel – ci hanno detto che le nostre erano illazioni prive di fondamento e solo quando la vicenda è sbarcata in commissione trasparenza abbiamo invece avuta chiara la percezione che più di qualche amministratore della giunta Terra o D’Alessio fosse veramente preoccupato. Ne sono la prova i tentativi, innumerevoli, di ostacolare il nostro lavoro di indagine come consigliere comunali, reso difficile dalla mancata consegna degli atti utili a comprendere numerosi lati oscuri che questa vicenda nascondeva. Non solo la trasparenza, ma in questa vicenda è mancato il buon senso da parte degli amministratori che gestiscono il denaro dei cittadini in virtù di un rapporto fiduciario che, in questo momento, vediamo fortemente compromesso. Pagare un milione di euro ad una società inadempiente nei confronti del comune di Aprilia, per non aver ricevuto in cambio alcun servizio è un regalo troppo grande che questa amministrazione ha voluto fare a dei signori coinvolti in inchieste che a livello nazionale lasciano presagire ben altri scenari di quelli che al momento si profilano. Eppure i segnali c’erano tutti – continuano Monica Tomassetti del Pd e Carmen Porcelli di Sel – eppure neanche il sequestro di atti da parte della Guardia di Finanza e l’interessamento della Corte dei Conti, a distanza di un mese dall’ultimo blitz delle Fiamme Gialle a Piazza dei Bersaglieri è servito a far recedere l’amministrazione comunale di pagare – con una celerità alquanto sospetta – la società proprietaria dei locali accanto a Palazzo di vetro. Addirittura, ci risulta da informazioni apprese presso gli uffici comunali, la prima rata relativa agli arretrati per i fitti fino al 2012 compreso sia stata versata prima della fine del 2013, ovvero con un anticipo di tre mesi. Stiamo parlando di un milione di euro, cifra secondo noi enorme per l’uso che di quei locali è stato effettivamente fatto. Nella somma addebitata fino al 2012 era compreso l’affitto del piano terra e del primo piano, questo ultimo mai utilizzato. Per quale motivo l’amministrazione D’Alessio -Terra non ha ritenuto opportuno rescindere il contratto e abbandonare i locali alla scadenza naturale del contratto, ovvero il 2011? Non ultimo, attendiamo ancora dall’assessorato all’urbanistica di poter effettuare il sopralluogo da noi richiesto per verificare lo stato dei locali da noi protocollato e al quale mai nessuno si è degnato di dare risposta”.
Sulle responsabilità alle quali saranno chiamati a rispondere gli amministratori e dirigenti coinvolti le due consigliere non hanno dubbi: “Chi ha agito in buona fede e nella convinzione di portare un vantaggio alle casse comunali tentando di risolvere la questione, siamo certe, riuscirà a dimostrare la bontà di certe azioni. Se nei mesi scorsi abbiamo promosso un esposto alla Procura di Latina non è stato per trovare vendetta nei confronti di nessuno, ma semplicemente perché abusi e leggerezze trovassero la giusta definizione. Del resto abbiamo fin da subito intimato al Sindaco e ai suoi di non procedere al pagamento di quelle rate. Siamo però rimaste inascoltate. Alla fine ha prevalso, come sempre, l’arroganza. L’autoelogio della purezza questa volta sarà difficile da declamare “.