Oggi 25 Maggio giornata contrassegnata dalle elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo. Nei seggi centrali della città l’affluenza nella prima parte della giornata non è stata quella sperata. Per sondare un po’ il terreno e capire cosa si aspettano i cittadini votanti da queste elezioni abbiamo fatto loro delle domande. A campione abbiamo generalmente chiesto cosa si aspettano dall’Europa dopo le elezioni.
Il pensiero dei cittadini verteva principalmente sulla ripresa economica, sul cambiamento (da pochi sperato), sulle politiche sociali, poca eguaglianza tra gli Stati, sul fallimento della nostra classe politica, e meno tassazione da parte della Comunità Europea. E’ assolutamente importante far notare che molti votanti erano alle urne solo per assolvere il dovere e il diritto al voto, ma consciamente non sapevano chi votare. “Sono andato a votare perchè è un mio diritto e devo esercitarlo fino in fondo, ma realmente non so a quale candidato dare la mia fiducia”. Altri invece hanno puntato il dito sul fallimento politico della nostra classe dirigente: “Con il comportamento indecente dei nostri politici, l’Europa ci guarda dall’alto in basso. Vado a votare per tentare con il mio voto di ristabilire una certa importanza del nostro paese in Europa”. Ed ancora: “Ormai la legge italiana deve sottostare alla legge europea; a noi cittadini hanno offerto la possibilità di movimento fra gli Stati della comunità, la moneta unica, ma ci sentiamo abbandonati. Ci aspettiamo dall’Europa più aiuti, ma non ho molta fiducia”. Altri ancora hanno parlato di poca eguaglianza tra gli stati a causa della storia che contraddistingue ognuno di essi. Con la seconda domanda abbiamo chiesto se possiedono la consapevolezza dell’importanza che ha l’Europa nel nostro governo. Ad unanimità conoscono il potere dell’Europa: “Siamo troppo dipendenti dai dettami dell’Europa specialmente dalla Merkel, per non parlare delle banche”. Altri ancora, più o meno quasi la metà degli intervistati, hanno espressamente evocato l’uscita dall’euro-zona: “Basta euro, basta stare alle dipendenze dei tedeschi, noi ci impoveriamo e loro si arricchiscono. L’euro ci ha portato un’inflazione troppo alta e una crisi senza precedenti”. Ma fermamente l’altra metà sostiene che rimanere in Europa è fondamentale: “Dobbiamo rimanere in Europa, c’è bisogno solo di un riciclo, è la gestione che deve cambiare”. E ancora: “Rimanere in Europa significa guardare in prospettiva“. Infine, come la legge richiede sul voto segreto, nessuno si è sbilanciato sull’intenzione di voto, altra domanda che gentilmente e cortesemente senza insistenze abbiamo chiesto. Tutto sommato secondo una prima stima, l’affluenza alle urne dopo 4 ore dall’apertura dei seggi non era quella sperata. Nel pomeriggio si auspica che l’affluenza aumenti.
Melania Orazi