Errori nel calcolo del Tfr (Trattamento di fine rapporto) e di conseguenza si ripercuote nel bilancio d’esercizio, ma nonostante ciò la maggioranza lo approva durante l’udienza consiliare.
L’assessore alle Finanze Mastrofini, con estrema lucidità ha illustrato gli errori commessi in passato, spiegando inoltre che inevitabilmente sarà l’ente comunale a coprire le perdite, ma queste imprecisioni sarebbero state effettuate da professionisti che redigono il bilancio d’esercizio. In questo modo sembrerebbe che il Comune sorvolasse su tali errori, che si ripercuoteranno però sui cittadini attraverso i servizi.
Le due fatture poco chiare non sono sfuggite all’occhio dell’opposizione sia di destra che di sinistra relative alla gestione della Multiservizi, per un importo che va oltre i 3 milioni di euro: una spesa non riconosciuta dai consiglieri in aula, che richiedono una maggiore attenzione ed anche una vigilanza più certosina. In tal modo, oltre a non votare il bilancio, l’opposizione ha richiesto la visioniedelle due documentazioni contabili incriminate.
Importante l’intervento del consigliere Pdl Carmelo Terzo, che in maniera molto accurata spiega i motivi della scelta dell’opposizione: “Il problema riscontrato sul bilancio relativo alla Multiservizi è relativo a due fatture che superano 3 milioni di euro più un’altra fattura in corso di 176 mila euro. La fattura per un importo di oltre 3 milione risale all’anno 2009; nel consiglio di ieri, l’opposizione ha richiesto il motivo dell’emissione delle due fatture con un tale importo e perché dopo 5 anni le stesse non sono state liquidate. Il problema risale non solo a chi ha emesso tali fatture, ma anche chi le ha contabilizzate. In realtà quando un documento contabile contiene un ammontare di spesa così alto, è parsimonia del dirigente verificare la veridicità dello stesso. Il bilancio della Multiservizi esprime una nota di credito nei confronti del Comune di Aprilia pari all’importo sopracitato, somma che l’ente non credo che pagherà, quindi verrà effettuato un accantonamento, perché per legge le perdite di un’azienda municipalizzata vanno coperti con un piano di ammortamento. Allora, in base a quanto evidenziato, è difficile parlare di quadratura di bilancio. Questa situazione sarà fatta presente alla Corte dei Conti, ma non si disdegna una possibile rilevanza di natura penale. La soluzione possibile sarebbe quella di scartabellare le fatture e vedere qual è la materia del contendere, di cui è stata effettuata una spesa, che in parte i consiglieri riconoscono. Ritengo quindi che il bilancio non andava approvato.
Un’altra nota di demerito riguarda il Tfr che riguarda la Progetto Ambiente, di cui si dice che l’accantonamento relativo allo stesso non sia esatto, stimando una perdita di circa 150 mila euro, che inevitabilmente andranno a colpire anche il bilancio in se. L’importo non esatto del Tfr graverà probabilmente anche sulle tasse; l’accantonamento dovuto per il Tfr non è stato rispettato e questo aspetto potrebbe incidere anche sulla veridicità del bilancio d’esercizio. Chi risanerà queste perdite? Siamo umani, tutti possono commettere degli errori, ma bisogna poi che qualcuno si prenda le responsabilità, per questo motivo che l’opposizione non ha approvato il bilancio. Tutto questo poi inevitabilmente ricade nelle tasche del Comune – come l’assessore Mastrofini ha diligentemente riferito – però, è impensabile che l’ente abboni gli errori dei propri dirigenti ed approvi un bilancio simile e quindi di nuovo verranno colpiti i contribuenti per risanare i debiti. Quando sarà il giorno in cui chi commette un errore ne risponde a pieno? Possibile che nessuno mai si è accorto che i Tfr negli anni erano errati? Questi professionisti in qualche modo sono obbligati ad avere una responsabilità civile oggettiva per i potenziali danni, ribadisco anche che tutti possiamo commettere degli sbagli.”
Melania Orazi