Gazebo ingombrante davanti al Pidocchietto: l’intervento di La Pegna

E’ giusto o meno installare strutture ingombranti nel centro storico? Sono molti i cittadini di Aprilia che si interrogano sulla questione, dubbio raccolto anche dalle forze politiche locali. Dal 12 maggio scorso al via la realizzazione di un gazebo davanti allo storico palazzo di Aprilia che oggi ospita il Pidocchietto. La delibera n° 243 del 2014 ha autorizzato il proprietario del locale a realizzare una piattaforma in legno di 40 mq, alta 30 cm. Una pedana in legno è stata quindi installata in questi giorni tra via Dei Lauri e via Marconi, una struttura che ostacola il transito dei cittadini che vogliono passeggiare sul Corso, costretti a passare sull’area privata del locale oppure sulla strada, in quest’ultimo caso, con conseguenze dirette sulla sicurezza dei pedoni, visto che al momento non c’è isola pedonale, se non alcuni giorni. Le maggiori perplessità in merito sono estate espresse dal consigliere e capogruppo di Aprilia Valore Comune Vincenzo La Pegna che ci ha raccontato maggiori dettagli.

“Già all’inizio dei lavori di installazione numerosi cittadini e commercianti hanno fatto notare come la struttura fosse eccessiva già a prima vista. Chiaramente non mi sono fermato qui, ma ho svolto alcune ricerche documentarie, analizzando il progetto esecutivo. Subito sono emersi interessi personali nella vicenda. A mio avviso, è stato fatto tutto molto in fretta e con troppa leggerezza. Già in passato avevo segnalato alla stampa la forte sinergia tra l’assessore all’Urbanistica Franco Gabriele e la proprietà del Pidocchietto. Un ulteriore conflitto d’interesse emerge se si considera che il direttore dei lavori dovrebbe essere Fabio Di Leonardo, fra l’altro consigliere comunale, per cui anche quello mi lasciava pensare. Sono andato a verificare la fattibilità del progetto. Inoltre, ho scoperto che anche l’architetto Cosimo Paolo Margherita  ha espresso un giudizio assolutamente negativo sui lavori. Il problema è l’impatto visivo della struttura, che contrasta fortemente con largo Marconi, anche in previsione dei lavori di recupero, progetto già approvato anche dall’ opposizione in consiglio comunale. La pedana effettivamente interferisce con quei lavori.”

Pedana_Pidocchietto

“Ho effettuato poi ulteriori accertamenti all’assessorato competente – racconta – Il dirigente Arch. Paolo Ferraro, dell’Ufficio di settore IV, Urbanistica e Ambiente, estremamente disponibile, mi ha mostrato la documentazione. Alcuni componenti dell’assessorato, che hanno ricevuto gli incartamenti, hanno ottenuto a loro volta non solo il disegno e il progetto ma il nulla osta da parte dei vigili urbani che hanno acconsentito all’installazione della struttura, non rispettando però tutte le norme del caso. Troppa leggerezza ed eccessiva fretta.” – commenta La Pegna.

Le maggiori perlessità del consigliere vertono sulle dimensioni della pedana che, occupando una porzione ampia del marciapiede, ostacola il transito pedonale. Quindi La Pegna si è riservato di verificare il rispetto delle prescrizioni previste dalla legge sia durante la fase di approvazione del progetto, sia in fase di esecuzione.  

“Il progetto presentato non rispetta affatto il regolamento comunale approvato da questa giunta in merito ai gazebo della città posti a ridosso dei marciapiedi o negli spazi antistanti le attività commerciali. Questi possono essere installati a ridosso delle strutture, quindi sul marciapiede davanti al Pidocchietto nel caso specifico, o anche davanti ai marciapiedi come numerosi gazebo già esistenti in via dei Lauri.”

Il dubbio dell’opposizione nasce semplicemente osservando la collocazione degli altri gazebo autorizzati in via dei Lauri che, nel rispetto delle prescrizioni, hanno lasciato lo spazio sufficiente a non ostacolare la passeggiata dei pedoni.

Pidocchietto_area esterna

”Il primo problema evidente è che sono estremamente diversi l’uno dall’altro, quindi già ad occhio si vede che non sono gli stessi, assolutamente non sono uniformi, non rispettando le misure previste. Troppa, forse, la superficialità da parte di chi ha verificato le distanze e le misure e quindi di chi le ha costruite materialmente, che non ha affatto applicato il regolamento. La struttura non deve superare la metà del rapporto marciapiede-passaggio pedonale, uno dei punti cardine del regolamento. Se ad esempio il marciapiede dista 5 metri dal muro portante della struttura, il passo da lasciare ai pedoni è di almeno 2 metri e mezzo.
Secondo il regolamento, che io contesto fortemente, gli assi portanti della struttura sono in alluminio ad H: non garantiscono chiaramente la sicurezza dei pedoni, dei motorini, dei motocicli, delle persone che attraversano la strada. In via dei Lauri le altre strutture sono arrotondate e non in alluminio ad H, dotate al contrario di spigoli. Dopo le mie pressioni, è comparso martedì l’avviso “Strutture in allestimento”. Questa misura non è sufficiente. Bisogna garantire la sicurezza sia di giorno che di notte con gli appositi  segnali luminosi che identificano nel buio l’area della pedana.”

“La normativa vigente stabilisce le misure e le dimensioni della struttura. All’articolo 6 del regolamento approvato in consiglio comunale, in particolare, si precisa che la struttura deve essere posta a non meno di 2 metri di distanza da pali dell’illuminazione, da piante, fioriere, alberi e, soprattutto, a non meno di 2 metri da passaggi pedonali, da scivoli per disabili per l’abbattimento delle barriere architettoniche e da segnaletica stradale. Invece, la pedana di fronte al Pidocchietto, si trova a soli 80 centimetri da un segnale stradale, oltre che ad una distanza ridotta dal passaggio pedonale, dallo scivolo per disabili. Possibile che solo io me ne sia accorto? Ieri mattina il dirigente, sorpreso e dispiaciuto della situazione, ha mostrato al Geom. Walter Mammucari  il progetto, in cui non sono segnalati nè scivoli nè attraversamenti pedonali. Sto, inoltre, verificando un’ultima questione, in riferimento al codice della strada, come da regolamento. Il codice stradale – continua La Pegna – stabilisce le dimensione di strutture di questo tipo, per garantire lo scorrimento regolare delle autovetture e dei veicoli in genere. In particolare per la pedana in questione, trovandosi in prossimità di un incrocio, per motivi di sicurezza ci si attiene a quanto stabilito dal codice stradale.”

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“Ben vengano strutture che possono portare un indotto economico alla città di Aprilia – precisa il consigliere d’opposizione – io non sono affatto contrario, ma tutto deve essere regolare. Anche perchè già più volte l’assessore ha bypassato in qualche modo l’urbanistica anche in relazione al palazzo di vetro, situazione già nota alla stampa. Ci sono troppi interessi in ballo e in questo senso, in sedi opportune, potrei chiedere anche le dimissioni dell’assessore. Inoltre, è stato rimosso il parcheggio riservato alle moto, aree praticamente assenti ad Aprilia. Quindi chiedo formalmente all’urbanistica e alle forze dell’ordine che hanno competenza in merito di individuare una nuova zona attigua, in prossimità dell’ufficio postale o dello stesso Pidocchietto, per ripristinare il parcheggio riservato alle due ruote che è stato rimosso.”

Melania Limongelli

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