La gestione delle finanze del Comune di Aprilia è stata descritta da Rosario Raco, che avrebbe evidenziato in una sua nota delle incongruenze nella gestione della riscossione dei tributi da parte dell’ente. Argomento questo tornato alla ribalta dopo che è stata emessa una delibera di indizione della gara per la riscossione coattiva dei tributi, con un aggio del 18%, dichiarando nella stessa nota, la palese dimostrazione del fallimento di questo gruppo di potere che dal 2009 guida la città di Aprilia.
La campagna per smantellare l’Aser – ricorda lo stesso Raco – è stata il cavallo di battaglia dell’attuale amministrazione per avere maggiore successo alle elezioni.
I consiglieri di opposizione nell’ambito della discussione del consiglio comunale hanno fortemente stigmatizzato le scelte della maggioranza, sottolineando come queste decisioni rappresentino il fallimento della coalizione civica che si è insediata alla guida della città con un programma che prevedeva, e l’estromissione dell’A.Ser s.r.l. che della società Tributi Italia e la gestione diretta dei tributi da parte dell’amministrazione comunale.
“Il fallimento dell’ufficio tributi – hanno asserito i consiglieri dell’opposizione – rispecchia quello delle civiche che compongono l’esecutivo. Avete combattuto A.ser per via di un aggio troppo elevato, oggi però l’assessore ha dichiarato che sussistono le difficoltà nel ridurre le soglie di evasione fiscale, ma a quale costo? Il comune oggi paga i dipendenti dell’ufficio tributi, l’Andreani nel 2013, 56 mila euro per consulenze ad altre società esterne, ora si appresta a pagare un aggio tra il 12 e il 20% per la riscossione passiva, un percorso che non sembra rivelarsi più economico rispetto a quanto concesso ad A.ser- Tributi Italia”.
Alle somme previste per l’aggio alle varie società incaricate dall’attuale amministrazione andrebbero aggiunti gli stipendi per il personale impegnato nell’ufficio tributi e le spese di gestione dello stesso ufficio.
Con un certosino approfondimento sui rendiconti di questi anni, si legge nella nota, con la riscossione diretta dei tributi da parte dell’Amministrazione comunale, si possono rilevare notevoli incongruenze soprattutto nelle voci riguardanti le entrate tributarie.
La probabile incongruenza dei dati studiati dal Dott.Raco, potrebbero far pensare ad un presunto reato di danno erariale nei confronti dell’Amministrazione di Aprilia di quasi 90 mila euro calcolati in un periodo di rilevazione che va dal 2005 al 2008.
La metodologia utilizzata dal dottor Daniele Giuncato, nello stilare la memoria tecnica negli interessi del comune di Aprilia, che è stata la base della denuncia alla Corte dei Conti inoltrata dall’ex Sindaco Domenico D’Alessio, potrebbe essere la diretta conseguenza di una riduzione del gettito tributario derivante per l’Ente con conseguente riduzione delle entrate correnti.
“Ciò potrebbe confermare – sostiene il Dr. Giuncato – l’incoerenza del dato relativo all’accertamento ICI, la riscontrata incongruenza del gettito del tributo in questione rispetto all’incremento delle superfici residenziali/commerciali e della popolazione residente riscontrato nell’ultimo decennio…”
Le deduzioni depositate alla Corte dei Conti, in sede di udienza dai convenuti, hanno consentito al Collegio Giudicante di prendere atto che sul decreto ingiuntivo di Progetto Ambiente s.p.a. era in corso un contenzioso civile ancora non definito e il Comune di Aprilia, sino a quel momento, non aveva effettuato alcun pagamento, quindi non si potrebbe parlare di danno erariale.
Pertanto il Comune per questa vicenda non aveva, sino a quel momento, erogato somme. Tuttavia – si legge nella nota – in base a quali considerazioni il dottor Daniele Giuncato nella sua memoria e l’ex Sindaco Domenico D’Alessio hanno elencato, tra le altre voci, il pagamento della somma indicandola come danno erariale?
L’udienza per la discussione di merito di questo contenzioso instaurato dall’Amministrazione comunale di Aprilia nei confronti di Progetto Ambiente è stata fissata per il 2015.
Ma stranamente alcuni mesi fa, si legge nella stessa nota, gli attuali amministratori hanno desistito dal giudizio ed hanno effettuato il mandato di pagamento nei confronti di Progetto Ambiente s.p.a. così come richiesto dal decreto ingiuntivo del 2006. Il Dott. Raco incalza controlli su questa vicenda, ritenendo necessario un approfondimento da parte degli organi di controllo al fine di chiarire in base a quali considerazioni gli amministratori del comune di Aprilia hanno desistito dal giudizio ottemperando al pagamento del decreto ingiuntivo emesso a favore della società Progetto Ambiente S.p.a. Una volta effettuato il pagamento si è concretizzato il danno erariale nei confronti della pubblica amministrazione ed gli attuali amministratori dovrebbero essere perseguiti per i presunti reati che avrebbero commesso.
Nella nota inoltre si evidenzierebbero delle situazioni del bilancio del comune di Aprilia che meriterebbero maggiore attenzione, non solo dai consiglieri di opposizione, ma anche dagli organismi istituzionali deputati al controllo.
Nella delibera di giunta comunale del 19 Novembre 2013 avente ad oggetto: “Variazione di Assestamento Generale del Bilancio previsionale e pluriennale 2013-2015”, viene appunto deliberato l’importo ICI e l’importo ICI per evasione diverso però da quello evidenziato nella delibera di consiglio comunale del 21 Novembre 2013: infatti – sottolinea nel comunicato il Dott. Rosario Raco – la risorsa ICI per l’anno di competenza 2013 prevedeva la somma iniziale di oltre 14 milioni di euro, importo diverso da quello dichiarato in consiglio comunale per una somma di oltre 12 milioni di euro; mentre la risorsa ICI per evasione viene corretta con l’aggiunta di una variazione negativa di 10 mila e 400 euro circa, forse per far corrispondere la cifra definitiva erroneamente calcolata nel prospetto della delibera della giunta comunale.
La delibera di variazione in assestamento del bilancio 2013 esaminata da consiglio comunale in data 21 Novembre, il collegio dei revisori dei conti sottolinea alcune situazioni anomale relative a rimanenze da accertare particolarmente elevati per cui l’organo deputato invita l’Ente ad accelerare l’attività di accertamento di tali entrate da qui a fine anno con l’obiettivo di evitare conseguenze negative sul rendiconto 2013.
Invece, si nota sempre nel documento redatto dal Dott. Raco, che il rendiconto approvato, sempre dalla maggioranza, il 29 aprile 2014 le entrate per L’ICI-IMU dalla previsione iniziale del Consiglio Comunale tenutosi il 1 agosto 2013 era di oltre 14 milioni di euro, passando però alla esigua cifra di poco più di 7 milioni di euro. Questo rapporto evince la stessa entrata per l’imposta comunale sugli immobili che il Comune di Aprilia incassava nel 1995 con una popolazione e un patrimonio edilizio di gran lunga inferiore a quello odierno.
Altro elemento meritevole di approfondimento è l’analisi che i revisori dei conti fanno, sempre nella relazione al rendiconto del 2013, nell’esaminare i residui attivi e annotano la cancellazione di alcune somme delle annualità pregresse.
E’ noto che la gestione del sistema dei tributi, a seguito della campagna decennale del gruppo di potere che governa la città di Aprilia, dal 2010 è effettuata direttamente dall’amministrazione comunale. Si evince dallo stesso documento e dallo studio del Dott. Raco, che le norme che regolano l’esazione delle imposte e dei tributi prevedono il pagamento bonario all’ente entro il 31 dicembre dell’anno successivo e poi l’ente ha diritto di effettuare la riscossione coattiva nel corso dei cinque anni successivi.
Inoltre, si legge nello stesso che: “Gli amministratori del comune di Aprilia, che non hanno ottemperato alle prescrizioni delle norme per riscuotere i tributi, hanno chiaramente commesso il reato di danno erariale che dovrebbe essere oggetto di valutazione da parte della magistratura contabile per quanto di competenza.” Per quanto attiene le questioni inerenti l’evasione e l’elusione il consigliere comunale Carmen Porcelli ha inoltrato agli amministratori del comune di Aprilia, in data 27 dicembre 2013 un’ interrogazione per sapere: “I tributi andati in prescrizione a partire dal 2009, con relativi nomi e cognomi se si tratta di persone fisiche, ragione sociale se si tratta di persone giuridiche, corrispettivi importi e date di scadenza per poter emettere il ruolo di pagamento coattivo”.
Il dirigente del settore II – Finanze e Tributi, il dottor Francesco Battista, in data 13 febbraio 2014, ha risposto all’interrogazione asserendo che: “Allo stato attuale, a partire dall’istituzione dell’Ufficio Tributi alla fine dell’anno 2010 sino ad ora, non risultano posizioni tributarie prescritte, a seguito di accertamenti emessi dallo stesso ufficio”.
Secondo la legge l’ente comunale nel caso di omessa presentazione dell’Ici, l’avviso d’accertamento deve essere notificato entro il 31 Dicembre del quinto anno, quindi l’attuale Amministrazione – si legge dal documento – aveva quattro anni per effettuare l’esazione di imposte e tributi o, almeno, interrompere i termini con la notifica della richiesta di pagamento ai vari contribuenti evasori. Invece continuerebbero ad invocare colpe dell’ASER che, ormai da sei anni non esiste più.
Si auspica – conclude la nota – ad un intervento urgente da parte della Magistratura Contabile e pertanto diviene indispensabile che gli organi deputati al controllo degli atti, iniziando dalla Corte dei Conti, intervengano per acquisire la documentazione e qualora si rilevassero anomalie, atti illegittimi, reati penalmente rilevanti, oppure danni di natura erariale le istituzioni ai vari livelli dovrebbero perseguire tutti coloro che avrebbero agito danneggiando gli interessi della pubblica amministrazione.
Melania Orazi