Se l’incendio nel TMB Salario è stato domato, non altrettanto è possibile dire della polemica che questo evento ha scatenato.
Da giorni, ormai, ad Aprilia non si parla d’altro se non dell’accordo tra Roma e Regione per dislocare i rifiuti romani nelle altre province del Lazio.
Tra gli impianti che più saranno utilizzati per far fronte a questa emergenza, ancora una volta figura la Rida Ambiente di Aprilia, alla quale verranno conferite circa 250.000 tonnellate di rifiuti provenienti dalla Capitale.
Una situazione che sta compattando tutte le forze politiche della città per dire “No” a questo accordo.
A denunciare l’atteggiamento “incomprensibile” delle istituzioni regionali arrivano anche i Consiglieri Giorgio Giusfredi e Davide Zingaretti, che non usano mezzi termini:
L’accordo – affermano i due membri della Lista Giusfredi – scongiura a Roma il “Natale” della “grande monnezza”.
Ma inonda di rifiuti la città di Aprilia, dove evidentemente per Regione e Campidoglio risiedono cittadini di serie B.
La Regione evidentemente considera Aprilia come la discarica del Lazio.
E non tutela i suoi circa 80 mila residenti, che sono anche cittadini della regione Lazio al pari di quelli romani.
I due esponenti dell’opposizione promettono dunque battaglia a Regione e Roma Capitale.
Ed assicurano che non saranno soli, visto l’appello al “senso di comunità” dei cittadini apriliani:
Appoggiamo – concludono Giusfredi e Zingaretti – ogni iniziativa volta a tutelare la comunità locale e il suo benessere.
Non possiamo che bollare come assolutamente negativo il tentativo maldestro di far passare il territorio cittadino come pattumiera del Lazio, già a partire dal rilascio delle autorizzazioni agli impianti attualmente operanti ad Aprilia.
Tentativo maldestro perché ha sottovalutato il forte senso di comunità della nostra città.
La quale merita di essere rispettata e tenuta in considerazione nelle delicate scelte che riguardano il suo territorio.
di Massimo Pacetti