“Gravi le reticenze di sindaco ed assessore”

Il consigliere Porcelli non gradisce la posizione di sindaco ed assessore in merito al bilancio

Una posizione che non piace, quella di sindaco ed assessore, in merito al Bilancio cittadino: il Consigliere Porcelli, come già sottolineato nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale, cerca delle risposte. Lo stesso consigliere d’opposizione, in una nota, ha elencato alcuni quesiti.

1)      rimodulando i mutui il sindaco Terra ha indebitato la città per i prossimi trenta anni di fatto ipotecando il futuro di Aprilia, il costo del rimborso dei mutui aggiunto alla restituzione delle risorse che lo Stato ci ha conferito per pagare vecchi debiti, il famoso Dl 35, ammonta a 3 milioni e mezzo di euro che pesano sul bilancio comunale annuale;  per restituire 437 mila euro una sciocchezza in termini di quota capitale hanno indebitato le casse del Comune per trenta anni per ulteriore 1 milione 270mila euro

2)      per quanto riguarda gli incassi  per la vecchia Ici gli oltre 6 milioni di euro scritti in bilancio di previsione, derivanti da vecchi accertamenti, sono stati cancellati poiché inesigibili, idem per l’imposta sulla pubblicità per la quale prevedevamo di incassare quasi 800mila euro ed entrano invece quasi quattrocentomila euro, 10 milioni di euro sono invece le somme che il Comune di Aprilia non potrà più esigere a titolo di tassa per lo smaltimento dei rifiuti e tutto ciò è dovuto al fatto che in questi ultimi anni l’ufficio tributi è stato sguarnito, il sindaco ha deciso di bandire una gara per riscuotere il coattivo ma questa gara è di fatto bloccata al Consiglio di Stato con evidenti ricadute per le casse comunali. 

3)      Alcune voci di bilancio sono incomplete: non sappiamo ad esempio quanto il gestore del trasporto privato incassa per gli abbonamenti dello scuolabus, né gli esercizi commerciali presso i quali si ricaricano i punti mensa incassano dagli utenti. La legge prevede per i servizi a domanda individuale che questi debbano garantire un tasso di copertura minima pari al 36%. Come possiamo stabilirlo se mancano delle voci in bilancio? Chi incassa denaro al posto dell’ente è di fatto un agente contabile e in quanto tale dovrebbe trasmettere le comunicazioni al Comune e questo, a sua volta, alla Corte dei Conti.

4)      Il Comune non incassa per diverse voci: nonostante avesse previsto entrate per quasi 1 milione e 200mila euro, per le concessioni in regime di concessione governativa come condutture sotterranee per gas, acqua ed energia elettrica: perché? Il Comune, leggendo il conto economico, non incassa per l’utilizzo della sala multimediale Fucina musicale (prevede in bilancio 5mila euro incassa 735 euro), non incassa per l’affitto della sala Manzù (prevede 3mila euro ne incassa solo 200). Il Comune non incassa le multe: alla voce Ruoli e contravvenzioni al Codice della strada è stato scritto nel bilancio di previsione 150mila euro ma incassa zero. Il Comune non incassa i proventi per le sponsorizzazioni (prevede sessantamila euro che non entrano in cassa), il Comune non ha ottenuto il contributo per la tesoreria (15000 euro) e la gara per l’aggiudicazione della tesoreria comunale è un’altra gara al palo. Alla voce entrate diverse troviamo 500mila euro che non sono entrate nelle casse comunali, mentre i proventi per la perequazione urbanistica (ovvero il maggior valore guadagnato da terreni divenuti edificabili) l’equivalente di due milioni di euro vengono cancellati perché non più esigibili, il Comune infine non incassa dai costruttori poiché 6 milioni di euro sono gli oneri che chi ha edificato deve pagare al Comune e che il Comune non incassa! I cittadini pagano, debbono pagare, e i più forti la fanno franca;

Riproduzione Riservata

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5)      Non si capisce come mai sono stati cancellati i debiti attribuiti agli ex amministratori della Multiservizi, oltre 4 milioni e mezzo per il mancato versamento degli oneri previdenziali,: chi lo ha deciso? La Corte dei Conti?

6)       Ci sono poi voci incomprensibili: per quanto riguarda i mutui Acqualatina per la realizzazione delle opere il bilancio prevede l’incasso di oltre due milioni di euro quando nel 2013 in una intervista l’amministrazione comunale sosteneva di doverne incassare quattro. Perché non si procede con i decreti ingiuntivi contro Acqualatina per incassare quel denaro e fare le opere? Quale è la strategia di questa guerra contro il gestore? Inoltre sempre sull’acqua il bilancio prevede la voce riscossione conto terzi: cosa vuol dire che il Comune ammette di riscuotere la quota per la bolletta al posto di Acqualatina?

7)      Per quanto riguarda lo smaltimento  dei rifiuti e la raccolta differenziata, altro grande fallimento di questa amministrazione, se le intenzioni iniziali erano quelle di stanare gli evasori e conferire minori quantitativi in discarica facendo diminuire le spese per lo smaltimento mi pare che non ci siamo proprio. La Progetto Ambiente continua a percepire le stesse somme per concludere il ciclo dei rifiuti e questo vuole dire che seppure la consegna dei kit ha fatto emergere utenti che non pagavano la tassa per lo smaltimento dei rifiuti, se poi non si è in grado di riscuotere è tutto inutile. Inoltre i costi del conferimento in discarica sono gli stessi e considerata la diminuzione della popolazione, cinquemila abitanti in meno, la chiusura di numerosi esercizi commerciali l’equivalente della spesa per lo smaltimento ci rivela sostanzialmente un quantitativo in discarica invariato. Pertanto a cosa serve l’ecocentro? Quanti materiali e quale incasso percepisce il Comune per la vendita dei rifiuti selezionati? Non è dato sapere poiché questa voce è assente dal bilancio.

8)      Per quanto riguarda la Multiservizi si continuano ad aggiungere debiti su debiti e il monito del revisore dei conti sulla necessità di un allineamento (Il Comune sostiene di dover pagare due milioni, la società invece di dover  avere sei milioni di euro) non aiutano a risolvere il problema. Nel 2011 il consiglio comunale ha assunto l’impegno di ripianare 15 milioni di euro di debiti provocati dalla cattiva gestione della società: se ancora oggi i debiti ammonterebbero a sei, allora quei quindici milioni di euro pagati a cosa sarebbero serviti? E’ stato sanato il debito con l’Inps?

Alla luce di questo ritengo gravissime le reticenze del sindaco e dell’assessore Mastrofini: girare intorno ai problemi ed eludere le risposte, quando la realtà è così grave, non è sicuramente un atteggiamento responsabile. Inutile continuare a scaricare la colpa su altri, questo va bene per chi fa populismo, cavalca l’antipolitica e il malessere sociale. Sbagliare è umano ma dare la colpa ad altri senza trovare una soluzione, anzi aggravandola, lo è ancora di più.

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