La nuova campagna elettorale in vista delle elezioni del 2018 inizia analizzando le promesse fatte in quella di cinque anni fa.
I gruppi 5 Stelle dei Grillini e dei Pentastellati, infatti, hanno analizzato punto per punto quanto promesso dalla coalizione confermata nelle ultime elezioni.
Riscontrando molti punti rimasti disattesi:
“In primis in tema di finanze.
Laddove proponevano la volontà di continuare la gestione diretta dei tributi locali, con determinazione n°59 del 20/06/2017, l’attuale giunta ha avviato una gara d’appalto per affiancare l’Ente Ufficio Tributi nelle attività di riscossione ed accertamento tributario.
Nonché nel contrasto all’evasione delle entrate comunali, attraverso l’implementazione a regime delle specifiche attività di riscossione coattiva.
Le quali rimangono in capo al Comune di Aprilia.
In materia di macchina amministrativa, si proponevano la riorganizzazione della pianta organica dell’ente.
E la ristrutturazione aziendale delle aziende Aprilia Multiservizi e Progetto Ambiente.
Ad oggi nulla è stato fatto.
E la Multiservizi versa in condizioni gravi come rilevato dall’ispettore della Ragioneria Generale dello Stato.
Il quale ha avviato degli accertamenti puntuali sulla gestione della stessa.
Riscontrando il contratto del direttore generale non formalizzato, il difetto di competenze sulle spettanze dei revisori dei conti tenuti per un periodo troppo lungo, oltre 10 milioni e mezzo di disavanzo, il personale non ridotto nonostante le normative stringenti.
Morale della favola: Multiservizi commissariata ed in procinto di essere liquidata.
In materia di urbanistica, nonostante l’impegno a procedere con l’elaborazione e l’approvazione in Consiglio Comunale del nuovo Piano Regolatore Generale che guardasse al completamento dei servizi nelle nuove aree censite, sviluppando al loro interno il completamento degli spazi disponibili senza sottrarre altro territorio rurale, ad oggi, e quindi dopo cinque anni, ancora si procede con le varianti.
Di questo fantomatico piano regolatore non vi è traccia alcuna”.
Tra i punti al vaglio dello studio pentastellato ci sono anche i vecchi problemi che sono rimasti irrisolti:
“Affrontando poi l’argomento legato al servizio idrico, chiaro era stato l’impegno assunto verso i cittadini di voler ritornare ad una gestione pubblica.
Ciò grazie alla modifica dello Statuto Comunale con l’inserimento del concetto di “acqua bene comune”.
Nonché con una serie di atti amministrativi e contenziosi accesi con l’ente gestore.
Con cui la coalizione si sarebbe impegnata per sostenere i diritti dei cittadini per la ripubblicizzazione dell’acqua.
Per mettere in campo tutte le strategie utili a recuperare il possesso degli impianti idrici.
A noi ad oggi continua ad arrivare la bolletta di “Aqualatina”.
Sulle opere pubbliche, chiaro appare il fallimento del progetto di riqualificazione del centro urbano e delle periferie all’insegna della vivibilità della Città.
Ovvero il progetto denominato “Aprilia Città delle Piazze e dei Viali”.
È palese il degrado ed il grave stato di abbandono in cui versano le periferie della nostra città.
In fatto di sicurezza, la promessa di implementare e riqualificare l’organico della Polizia Locale è stata completamente disattesa.
Così come quella di potenziare il servizio nelle periferie attraverso altre convenzioni intercomunali con le amministrazioni confinanti.
L’amministrazione non ci risulta si sia mai fatta promotrice di un tavolo permanente di coordinamento interforze”.
L’attacco dei 5 Stelle prosegue prendendo in considerazione tutti gli ambiti del governo cittadino:
“In ambito culturale assolutamente disatteso il punto programmatico in cui la coalizione civica mette al centro della azione il cittadino e con esso dialoga continuamente.
E rilancia inoltre l’istituzione delle Consulte Cittadine, per offrire un ulteriore spazio di confronto e condivisione sui temi e sulle problematiche cittadine.
Per le attività produttive, dell’impegno assunto dalla coalizione che intendeva favorire il recupero e l’acquisizione di grandi siti dismessi anche attraverso consorzi interaziendali, al fine di creare veri e propri incubatori d’impresa che incrementassero la cooperazione tra piccole e medie imprese per la creazione di network aziendali finalizzati al rilancio economico-produttivo sui mercati regionale, nazionale ed internazionale, neanche l’ombra.
In ambito di politiche sociali fantastico era constatare che tra gli impegni principali del quinquennio 2013-2018 ci fossero:
- elaborazione del nuovo Regolamento per la Partecipazione;
- Piano di Zona Partecipato;
- inaugurazione di una Casa Famiglia per minori in difficoltà;
- attivazione di Protocolli di Intesa con la Asl per la gestione delle emergenze (ad esempio legate al forte caldo nella stagione estiva) e il mantenimento del servizio di Telesoccorso;
- l’istituzione di una Consulta interculturale;
- lo stanziamento di un fondo di garanzia per giovani coppie;
- l’attivazione del Pronto Intervento Sociale;
- il progetto Pronto Spesa;
- la realizzazione di un dormitorio permanente per senza tetto.
Ovviamente tutto fumo negli occhi e false promesse fatte ai cittadini.
Dulcis in fundo l’adesione alla “Carta di Pisa”.
Il codice etico per una sana gestione della cosa pubblica completamente disattesa già in fase di campagna elettorale dal candidato a sindaco Terra.
Il quale ha ricevuto un contributo di ben 10 mila euro da una società vicina alla Rida Ambiente.
Una coalizione che non mantiene le promesse – è la conclusione dei due gruppi – non merita la riconferma.
Perché ha ingannato i cittadini inducendoli al voto sulla base di un programma che è stato, quasi nella sua totalità, disatteso”.
di Massimo Pacetti