Aprilia Valore Comune fa i conti in tasca all’Amministrazione.
Anzi, in realtà secondo il direttivo del movimento c’è poco da contare, visto che le casse comunali sarebbero
oramai vuote.
Questo spiegherebbe gli aumenti nelle tariffe cimiteriali e nella Tari, provvedimenti che finiscono sotto accusa parte del Consigliere Vincenzo La Pegna e dei suoi più stretti collaboratori:
Ancora una volta – si legge in una nota di AVC – la giunta Terra vuol fare cassa sulle spalle dei cittadini Apriliani.
Risanare i debiti comunali sulle spalle dei cittadini è una cosa veramente vergognosa.
Ci teniamo ad evidenziare senza alcuna ombra di dubbio che i continui aumenti dal 2014 ai giorni nostri delle tariffe cimiteriali non sono altro che il frutto di aumenti che l’attuale maggioranza e quella precedente, sempre facente capo al Sindaco Terra, con trasformismi opportuni, ha portato avanti.
Vi sono stati aumenti indiscriminati anche della Tari, che l’attuale assessore Lanfranco Principi tende a minimizzare con un “semplice” 3%.
La Tari negli anni, pur portando la differenziata a buoni risultati, vede un aumento sia nelle imprese che nelle famiglie notevole negli anni di gestione Terra.
E chi ne fa le spese, oltre a non aver effetti visibili ed effettivi in manutenzioni ordinarie e straordinarie e servizi, sono sempre i cittadini.
Il Consigliere La Pegna promette di approfondire questi temi con il Presidente della Commissione Trasparenza Giorgio Giusfredi citando, tra gli argomenti da discutere, anche l’Asam.
La situazione patrimoniale della Multiservizi sarà esaminata domani dalla Commissione Finanze, che valuterà le controdeduzioni del MEF sulle risposte inviate dal Comune alle precedenti evidenze del Ministero:
Non vorremmo – suggerisce sibillino il direttivo di Aprilia Valore Comune – che si configurasse un “falso in bilancio” con l’adozione di provvedimenti afferenti l’ASAM.
I quali ancora oggi non trovano evidenze economiche chiare a seguito delle richieste formulate dal MEF.
E non trovano risposte certe se non, a nostro parere, effimere in almeno 7 punti.
I conti, secondo AVC, non tornano.
di Massimo Pacetti