“Il trasferimento dei rifiuti da una camion all’altro prende il nome di trasbordo o di trasferenza, a seconda delle modalità con cui viene posto in atto. Sia il trasbordo che la trasferenza avvengono negli spazi appositamente previsti, approntati e autorizzati, dove i rifiuti vengono trasferiti; di solito questi siti vengono scelti in base alla vicinanza ai grandi assi viari della città, per permettere ai camion di viaggiare senza intoppi verso gli impianti. Nella scelta dei siti dedicati al trasferimento dei rifiuti, sia che si tratti di trasbordo che di trasferenza, di solito si prediligono ampi piazzali di sosta o grandi slarghi di proprietà pubblica. La differenza tra i due metodi di trasferimento dell’immondizia sta nel fatto che in caso di ‘trasbordo’ i rifiuti non toccano terra ma passano da una macchina, quella che ha raccolto i rifiuti nelle vie cittadine, in genere più piccola e agile, direttamente ad un’altra più grande, la cosiddetta “macchina madre” che dovrà portarli negli impianti; nel secondo metodo, la ‘trasferenza’, invece l’immondizia viene ‘parcheggiata’ in attesa di essere caricata sui mezzi per la destinazione finale” affermano i Grillini Apriliani nella spiegazione del trasbordo.
“Una delle zone della nostra città in cui avviene il trasbordo dei rifiuti è relativa a due parcheggi laterali di via Vespasiano, quasi all’incrocio con via Nerone, mentre non dovrebbero esserci siti dedicati alla ‘trasferenza’ . Il metodo del ‘trasbordo’ con susseguente trasferimento agli impianti effettuato solo dalle “macchine madri”, scelto dall’Amministrazione/Progetto Ambiente, è sicuramente più economico e più ecologico di un eventuale andirivieni dei camion più piccoli; l’attività di trasbordo dei rifiuti non rientra nello ‘stoccaggio’ ai sensi dell’art. 193, comma 12 del D. lgs. 152/06. Il ‘trasbordo’ viene effettuato nel più breve tempo possibile e non prevede, in quanto temporalmente limitata, la funzionalità operativa del sistema di raccolta o particolari requisiti tecnici, se non la presenza di presìdi atti ad evitare la contaminazione delle matrici ambientali e una idonea viabilità, oltre alla compatibilità dell’attività con i vincoli imposti dal Piano Regolatore vigente e dai relativi strumenti tecnici attuativi. Le stazioni di trasferimento dei rifiuti urbani sono regolamentate anche dalla legge regionale n. 27 del 9 luglio del 1998 che, all’art. 19, contempla sia le stazioni soggette a VIA che quelle non soggette a tale valutazione; “nei casi in cui non sia richiesta la valutazione di impatto ambientale (VIA), le stazioni di trasferimento sono attivate previa comunicazione alla provincia competente per territorio” affermano i rappresentanti del M5S locale che chiedono all’amministrazione: “In merito a quanto sopra indicato poniamo due quesiti:
1. Nei parcheggi di via Vespasiano – dove avviene il trasbordo dei rifiuti – sono stati attivati tutti i presìdi atti ad evitare la contaminazione delle matrici ambientali?
2. Non ci risultano essere presenti comunicazioni inviate alla Provincia relativamente all’attivazione delle stazioni di trasferimento; è mai stata informata la citata Provincia come previsto dall’art. 19 della menzionata Legge Regionale?”