Il Bilancio del Comune di Aprilia non tiene conto dei 15 milioni di € che l’Ente deve ad Aser.
Una “dimenticanza” che secondo i Grillini ha dato luogo ad una
“condotta azzardata tenuta dal sindaco Terra, dall’assessore al bilancio Mastrofini e da tutta la giunta.
Ovvero non procedere ad un preventivo accantonamento al fine di evitare un disastroso impatto sugli equilibri del bilancio.
Detta scelta può giustificarsi solo con la volontà di avere più ampio margine di manovra economico.
Infatti non inserire l’esito di un giudizio definitivo di condanna da 15 milioni di euro ha consentito azioni economiche per il 2016 e 2017 che altrimenti non sarebbero state possibili a questa amministrazione“.
Come riportato nella nota del gruppo, il Testo Unico degli Enti Locali impone di inserire nel documento di bilancio anche i debiti cosiddetti “fuori bilancio”.
Tra questi rientrano anche quelli derivati da sentenze esecutive come, appunto, i 15 milioni del caso Aser.
Nel Bilancio di previsione 2017-2019, però, a questa voce sono stati imputati 0 € nel 2016, anno in cui è arrivata la sentenza di rigetto della Corte d’Appello di Roma sul ricorso presentato dal Comune di Aprilia.
Che dunque nel febbraio di quell’anno ha ricevuto la notifica del pagamento da riconoscere all’azienda poi fallita.
Queste le premesse che hanno portato i Grillini a richiedere formalmente le dimissioni dell’Assessore alle Finanze Roberto Mastrofini:
“Il mancato inserimento dell’esito della sentenza della Corte di Appello di Roma nei debiti fuori bilancio ha alterato in modo significativo tutto il resto del bilancio.
Falsando, tra le altre cose, anche la capacità di indebitamento del comune di Aprilia ed il suo pareggio di bilancio.
L’importo di 15 milioni di euro sarà sicuramente da esborsare ed a carico della comunità apriliana.
Risulta poi estremamente incerta la somma che il comune di Aprilia potrà recuperare dall’ammissione al passivo del fallimento ASER.
Va inoltre ricordato che i debiti fuori bilancio contratti successivamente all’8 novembre 2001, non per spese di investimento, non possono essere ripianati con l’assunzione di mutui.
Ed i relativi mezzi di finanziamento vanno reperiti esclusivamente nell’ambito delle risorse proprie ai sensi dell’articolo 193, comma 3, del TUEL.
Fatta salva la rateizzazione, da convenire con i creditori, prevista dall’articolo 194, comma 2, TUEL.
Per quanto sopra esposto chiediamo:
– le immediate dimissioni dell’assessore Mastrofini;
– che la questione prospettata venga urgentemente messa all’ordine del giorno del consiglio comunale più prossimo e che il sindaco risponda nel merito;
– che venga convocata sull’argomento, nel più breve tempo possibile, la commissione trasparenza“.
di Massimo Pacetti