I Grillini: “Quante telecamere ci sono?”

Una lettera anonima e firmata da una nuova cittadina è stata diffusa dai Grillini Apriliani

I Grillini Apriliani, tramite la lettera di una nuova componente del meet-up che vede Andrea Ragusa come portavoce, accendono i riflettori sui rifiuti per le strade. La lettera, dal tono polemico, pone il quesito sul numero degli impianti di videosorveglianza. Una lettera, in realtà, dai toni molto critici, vergata da una penna (anonima) che si esprime su numerose questioni care al meet-up e che, sul finale, esulano dal punto centrale della lettera.

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Ebbene sì, dopo anni da pendolare del fine settimana, sono finalmente divenuta cittadina apriliana a tutti gli effetti. Per circa otto anni ho vissuto la realtà di questa città un pò alla lontana, ma ogni weekend non vedevo l’ora di partire da Roma per starmene in santa pace qui ad Aprilia, appena fuori la città; aria sicuramente più pulita, ritmi di vita a passo d’uomo, parcheggi disponibili ovunque, insomma, una realtà più vivibile di Roma, o almeno speravo! E già! Dopo meno di un anno, purtroppo, ho iniziato a vedere alcune cose che mi hanno lasciata perplessa. La prima cosa che mi ha turbata e che proprio non mi aspettavo da una città relativamente piccola, è stata la spazzatura; mi riferisco sia a come viene gestita la raccolta dei rifiuti dentro e fuori città, sia all’immondizia abbandonata sui cigli delle strade. Durante quest’ultimo anno, ho imparato a muovermi in auto per conoscere meglio la città ed ho notato che le zone con raccolta differenziata sono ancora poche, in altre sono ancora presenti i cassonetti indifferenziati e, con rammarico ho avvistato spesso rifiuti abbandonati sui cigli delle strade meno frequentate. Una particolare concentrazione di rifiuti li ho notati lungo via della Riserva Nuova nel tratto che va da Aprilia 2 al fosso della Moletta (un giorno c’’era addirittura una poltrona!). Poi ho letto con piacere su un giornale locale, che un paio di “incivili” sono stati ripresi dalle telecamere di sorveglianza mentre abbandonavano dei sacchi di spazzatura lungo una strada; ma, osservando attentamente le due foto pubblicate ho notato che il luogo del “misfatto” era lo stesso… La domanda mi è sorta spontanea : esiste una sola telecamera??? Se così fosse, mi chiedo, non si potrebbe aumentarne il numero per avere un controllo più esteso, scoraggiare questa pratica a dir poco incivile e garantire maggior sicurezza alla cittadinanza? Magari si potrebbe assumere del personale a tempo determinato per visionare i monitor e far passare le eventuali segnalazioni al personale preposto; due piccioni con una fava! Secondo il mio modestissimo parere, anche la raccolta differenziata funzionerebbe meglio se organizzata in modo da garantire il ritiro dei rifiuti, in particolare plastica e indifferenziato, più volte durante la settimana. La plastica……..già….la plastica… Questa è la seconda osservazione che non ho potuto fare a meno di annotare. Abitando in periferia, in una zona di campagna, ho dovuto fare i conti con le fognature, che qui ci sono ma non ci sono. Infatti tutte le abitazioni della zona sono provviste di fosse biologiche. Miracolosamente però, circa tre anni fa, sono stati eseguiti dei lavori di predisposizione alle fognature pubbliche che, altrettanto stranamente, si sono interrotti proprio quando era arrivato il momento di fare gli allacci alle abitazioni. Motivo??? Sembrava che il motivo fosse l’esaurimento dei fondi ma, solo pochi giorni fa, ho saputo che il motivo era un altro : i fondi erano stati sospesi perché il territorio di Aprilia non possedeva un regolamento riguardo gli scarichi di acque reflue domestiche in fognature pubbliche! Detto regolamento è saltato fuori a dicembre dello scorso anno e quindi ora si spera che si possa procedere al completamento dei lavori sospesi. Per questo motivo sono obbligata a fare un uso esagerato di plastica, visto che devo usare l’acqua con molta parsimonia per evitare di riempire le fosse biologiche troppo velocemente ed essere costretta a spendere più soldi per l’autospurgo; quindi, quattro persone che consumano piatti e bicchieri di plastica, le bottiglie dell’acqua minerale e quelle degli shampoo e bagnoschiuma….fate voi un conto per capire che il ritiro della plastica serve almeno 2 volte. La terza cosa, che mi ha letteralmente sconvolta è la situazione delle discariche. Ho cercato di documentarmi ed ho scoperto che il territorio intorno ad Aprilia “ospita” diverse discariche; il bello è che le procedure per avviare le bonifiche sono dormienti da anni e nel frattempo, compaiono dei roghi misteriosi nelle campagne che circondano la città e che ci stanno avvelenando; in particolare un incendio di notevoli dimensioni si è sviluppato questa estate in prossimità di via Nettunense, dove giace una discarica sotto sequestro dal 2013. I Grillini Apriliani del M5S, attraverso i Consiglieri Regionali hanno presentato un’interrogazione urgente, ma ancora non si conosce il contenuto dei fusti ritrovati dopo l’incendio! Alla luce di tutti questi fatti, mi chiedo: avrò sbagliato a trasferirmi ad Aprilia? Forse era meglio Pomezia?? Sono scappata da una città come Roma che sta vivendo un’agonia infinita, in mano ad un Sindaco fantasma, per ritrovarmi in una cittadina che speravo mi offrisse un tenore di vita più umano e che invece si presenta come un luogo che sta soffocando nel pattume, dove la sicurezza dei cittadini è messa a repentaglio, dove se cerchi informazioni su internet riguardo dei servizi del Comune, trovi nel sito web alcune sezioni non aggiornate, dove si spendono inutilmente i soldi dei contribuenti per strisce pedonali dove non esistono pedoni e piste ciclabili dove non esistono ciclisti, un luogo dove, l’’unico asilo nido comunale deve essere ancora terminato, dove le telecamere di sorveglianza non esistono o se sono presenti non funzionano, dove le feste patronali non sono feste religiose ma business per i commercianti e forse, chissà, anche per chi organizza!”

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