“I tempi della giustizia Amministrativa fortunatamente sono diversi da quelli Giudiziari; infatti è arrivata la prima condanna al sindaco Antonio Terra, mentre sta per iniziare un’altra disavventura: il primo cittadino apriliano è rinviato a giudizio dalla procura di Latina per ‘Truffa e falso ideologico in atto pubblico’, in concorso con altri esponenti della politica e delle professioni, ‘gli ex assessori Cataldo Cosentino e Rino Savini e l’avvocato Antonio Martini“. I consiglieri apriliani di maggioranza, in seduta consiliare, sono apparsi nervosi e forse anche abbastanza impreparati, in quanto non a conoscenza di quanto stabilito dalla sentenza della Corte dei Conti n. 461 del 5 settembre c.a., dove sia il sindaco Antonio Terra che il responsabile dell’ufficio avvocatura e contenzioso del Comune di Aprilia Massimo Sesselego, sono chiamati a dover rimborsare l’Ente di piazza Roma di una parte del danno erariale ipotizzato dalla procura per l’ammontare di 73.574 euro.” spiegano i due meet-up apriliani.
“In particolare si richiama l’avvocato del Comune di Aprilia Massimo Sesselego, al pagamento di 22.064,18 euro in favore dell’ente, pari al trenta percento del danno ipotizzato dalla Procura Regionale, pari a 73.574; il sindaco di Aprilia Antonio Terra, d’altro canto, è chiamato al pagamento di 2.935 euro (meno rispetto all’ipotesi di un danno pari a 22.064 euro), per aver votato le delibere incriminate malgrado l’esistenza di un palese conflitto di interessi. Invitiamo soprattutto gli ex assessori (oggi qualcuno riconfermato, altri eletti consiglieri in maggioranza), a leggere attentamente la citata sentenza perché, in verità, non comprendiamo su quali basi si fondi la loro fiducia, visto l’addebito, stando alle scelte difensive del Sindaco, quale danno erariale, attribuibile alla sua giunta che votò le determine nel 2014, ovvero ad opera degli assessori Franco Gabriele, Francesca Barbaliscia, Mauro Fioratti Spallacci, Alessandra Lombardi, Vittorio Marchitti ed Eva Torselli.” attaccano i grillini.
“Al dibattito in aula si è aggiunto lo spettacolo indecoroso dell’intervento personale del Presidente del Consiglio, il quale, uscendo scompostamene dalle vesti imparziali del suo ruolo, rispondeva in modo personale, bloccando di fatto l’intervento del consigliere Zingaretti (avendo colpito con l’appellativo di “Sudditi”), l’unico ad aver usato la parola che più si avvicina a spiegare le basi della fiducia ricavabili dalla lettura dello “scarica-barile” nella linea difensiva del Sindaco. A Zingaretti manifestiamo la nostra solidarietà per gli apprezzamenti poco signorili del consigliere Ruberti, il quale dopo voli immensamente pindarici al parlamento europeo, ha colpito sul personale il consigliere più giovane. La complessiva reattività scomposta, dimostra quanto questa maggioranza sia in preda ad una crisi di nervi e spaccata al suo interno, tanto da restare immobile su atti programmatici sempre più urgenti ed essenziali. Pare ancora più grave, il comportamento di una sterile opposizione, la quale ad oggi non ha ancora presentato una costruttiva e legittima mozione di sfiducia.” attaccano gli esponenti del M5S.
“Oltre il danno anche la beffa, poiché la Giunta non ha ritenuto opportuno costituirsi parte civile nel procedimento che riguarda proprio il Sindaco per danno d’immagine, così come celermente hanno fatto sulla questione del concorso pubblico, adducendo il danno d’immagine a chi ha reso palese la facilità con cui possono essere estratti documenti molto riservati. È questa la nostra vera denuncia, quella di avere come rappresentante un Sindaco condannato e imputato in procedimento, detronizzato non politicamente ma moralmente dal popolo apriliano. Sfiduciato nella condotta morale, non più primo cittadino ma ultimo nella dignità politica. Bloccato a un angolo in un ring senza regole. Un Terra di nessuno, che nessuno vorrà più.”