Il centrosinistra replica: “Chi sa parli”.

“Il Sindaco faccia chiarezza sulle posizioni espresse dall’ ex-assessore alle finanze e venga a relazionare in consiglio comunale sulle reali intenzioni di questa maggioranza sulla gestione dei tributi”.

Le dichiarazioni dell’ex assessore alle Finanze del Comune di Aprilia, ci confermano il clima di una netta separazione in casa tra la maggioranza di governo. Dopo le dimissioni dell’ex assessore Chiusolo a causa di pensanti intimidazioni, fra l’amministrazione comunale capeggiata dal Sindaco Terra, sembrerebbe esserci una spaccatura all’interno della maggioranza. Un clima di reciproco sospetto e soprattutto la percezione che qualcosa si è rotto e che qualcosa di grave si a accaduto o sta per accadere. Chiusolo ha continuamente ammesso l’esistenza della criminalità organizzata nella nostra realtà, dalla speculazione edilizia, agli appartamenti fantasma, ma soprattutto si era concentrato sulla questione dei tributi e degli appalti e subappalti. Dunque, per quale motivo la maggioranza si ostina a negare la presenza del malaffare ad Aprilia? I consiglieri comunali del centrosinistra Vincenzo Giovannini e Monica Tomassetti del Partito Democratico e Carmen Porcelli di Sinistra ecologia e libertà, Rifondazione comunista e Primavera Apriliana intervengono sulle dichiarazioni rilasciate dall’ex assessore Chiusolo in un’intervista. Secondo i consiglieri l’ex assessore avrebbe utilizzato la stampa per strumentalizzare quanto accaduto e lanciare dei messaggi. I tre consiglieri si sono posti delle legittime domande: perché l’ex amministratore parlò a suo tempo delle fidejussioni, dei tributi e non pose l’attenzione sugli appalti e sui Plus?

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E perché se da un lato accende i riflettori sugli appalti, dall’altra accusa l’opposizione di assumere un atteggiamento dilatorio rispetto alla partenza dei cantieri? Il suo atteggiamento avrebbe costretto il Sindaco a dubitare di lui e del suo operato. I tre consiglieri sostengono che una buona opposizione costruisca un buon governo democratico e il loro lavoro procede per difendere onestamente un progetto alternativo di città che prescinde dagli interessi privati, anche questi sono paletti a garanzia di una buona amministrazione. La maggioranza – sostengono i tre consiglieri – non ha mai espresso con serietà la volontà di accettare o quanto meno pensare alle proposte giunte dall’opposizione; un atteggiamento superbo e non umile, che non fa altro che introdurre crepe all’interno del consiglio. E tale presunzione trapela nel non voler ammettere la stoltezza di una squadra di governo, nella quale i consiglieri non conosco gli atti che andranno a votare in consiglio, e non hanno neanche la bontà di difendere la loro giunta. Una buona amministrazione si vede anche da queste piccole cose. I paletti di cui parla l’ex assessore Chiusolo riguardo all’ingresso di personaggi di forte dubbio legale e morale, ha però espresso voto contrario in commissione sul diniego ad inviare in Procura gli atti della vicenda Est Capital. Favorire i privati nella stipula di un atto capestro, allora non si può parlare di buona amministrazione. Del resto se il trasferimento degli uffici che operano a Palazzo di vetro non si è ancora concretizzato non possiamo pensare di dare la colpa all’ opposizione. Tuttavia, di fronte al fatto compiuto ovvero al pagamento di un milione di euro con tre mesi di anticipo alla scadenza della rata versati nelle casse di una società per fitti mai goduti, l’opposizione ha tentato almeno di trovare un accordo chiedendo che la restante parte fosse saldata al termine dei lavori di adeguamento della struttura. I tre consiglieri del centrosinistra vorrebbero che il Sindaco relazionasse sulle reali intenzioni della maggioranza riguardo alla gestione dei tributi, all’effettiva realizzazione di tutti i progetti avviati con i plus, come  intendano procedere sui grandi appalti, come ad esempio il trasporto scolastico. Insomma, la tanto sbandierata trasparenza deve essere reale e non un vezzo per incantare i cittadini.

 

Melania Orazi

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