I conti del Comune di Aprilia non tornano e il Consigliere Porcelli attacca l’Amministrazione.
“Il Comune non incassa e si spende e spande senza criterio“.
Nelle battute finali dell’interminabile Consiglio Comunale di ieri è emersa la situazione debitoria del Comune.
Le casse pubbliche hanno accumulato 9 milioni di euro di debiti nei confronti della Bper.
Proprio per questo, l’esponente di Primavera Apriliana ha chiesto di accedere ai documenti della Cassa Depositi e Prestiti.
Per capire quale sia la reale situazione finanziaria della città:
“Pur non avendo fatto riferimento alla esposizione debitoria del Comune di Aprilia – sottolinea il Consigliere -, il Sindaco Terra ha giustificato la liquidazione dell’azienda con una probabile sofferenza finanziaria dell’ente.
Indubbiamente aver fatto maturare un debito di 4 milioni di euro, facendolo lievitare ad oltre dieci milioni, non ha giovato alle casse del Comune.
Ma non dimentichiamo che la liquidazione avrà comunque un costo e che il debito con l’Inps comunque andrà pagato.
Dunque cosa si nasconde allora dietro alla volontà di liquidare Asam?
È stato solo dopo continui solleciti che l’assessore Mastrofini ha dovuto ammettere che l’esposizione debitoria del Comune di Aprilia nei confronti della Bper, la banca che gestisce la tesoreria del Comune, è di 9 milioni di euro.
L’imbarazzo era palpabile da parte del sindaco e dell’Assessore.
I quali hanno cercato di sostenere la tesi che si tratta di una cosa fisiologica.
Basterebbe andare a ritroso negli anni sul sito on line del Comune per accorgersi che quella affermazione è del tutto fuorviante“.
Ma l’affondo del Consigliere non si ferma qui:
“Una storia – prosegue la Porcelli – per convincere gli inconsapevoli consiglieri comunali di maggioranza che la situazione è rosea.
Mentre invece il conto corrente del Comune è in profondo rosso.
Il Sindaco ha inoltre detto che il Dl 35 (Disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione) comporta interessi zero per l’ente: falso!
Basta leggere uno degli ultimi atti prodotti dalla ragioneria, pubblicato sull’albo pretorio on line.
La determinazione della giacenza di cassa che porta la data del 10 febbraio (è la determinazione n. 178).
Tramite questa il settore Finanze ha preso atto che, sulla base di una ricognizione al 31 dicembre, le somme giacenti presso la tesoreria aventi una destinazione vincolata, ammontano a 613.523,50 euro.
Questo vuol dire che solo di mutui il Comune deve accantonare 615 mila euro.
A questi si aggiungano i 3.100.000,00 euro del Dl 35 (che scadono nel 2045 e nel 2047) richiesti non per realizzare opere pubbliche.
Bensì per pagare i debiti del Comune contratti per pagare fornitori.
E, tutto ciò, senza un minimo criterio.
Vanno anche sommati i canoni mensili da devolvere alle due aziende partecipate Asam e Progetto Ambiente”.
Il Consiglio Comunale non è ancora finito.
di Massimo Pacetti