Non si fanno attendere le repliche a quanto dichiarato dalle forze di maggioranza.
Il Consigliere Carmen Porcelli, sempre molto attiva quando si tratta di trasparenza e legalità, non usa mezzi termini:
“Trovo avvilente il contenuto del comunicato stampa prodotto dalla maggioranza rispetto ad accuse gravissime rivolte nei confronti del primo cittadino.
Le accuse sono quelle di truffa e falso ideologico.
Ipotesi di reato che hanno addirittura reso necessario da parte dell’organo inquirente il sequestro preventivo del conto corrente del sindaco.
Un provvedimento, questo, che non viene assunto a cuor leggero.
E che giunge in ragione delle accuse, appunto gravissime, che sono state formulate.
Il sindaco ha addirittura dichiarato ad un giornale [il nostro, ndr] di aver già parlato con gli inquirenti e di aver chiarito tutto un anno fa.
Se pochi giorni or sono gli è stato notificato un avviso di garanzia evidentemente tutto così chiaro come egli asserisce non è.
Ciò in considerazione del fatto che, come abbiamo letto nel comunicato stampa della Questura,
mirati approfondimenti investigativi hanno evidenziato che le fatture erano state parzialmente contraffatte ed era stato falsamente riportato all’Ente l’avvenuto pagamento al legale, inducendo così in errore la Giunta Comunale che deliberava il rimborso in favore dei tre“.
La Questura ha cioè detto che le fatture utili per liquidare la somma di circa 20mila euro per ciascun amministratore, o ex, a fronte dei circa 1.700 stabiliti dalla Corte dei Conti, sono state parzialmente contraffatte.
Secondo quanto si legge nel comunicato ufficiale della maggioranza questa sarebbe una diffamazione?
Questa non è solo mancanza di rispetto verso le istituzioni.
Ma arroganza all’ennesima potenza.
L’indagine condotta dalla squadra Mobile della Questura di Latina ed il provvedimento prodotto da un magistrato della Procura di Latina costituiscono, per le liste che appoggiano il sindaco Terra, temi di pura illazione.
E’ chiaro che giocare sull’equivoco è utile a chi ha davvero sempre fatto del populismo l’atteggiamento culturale e politico che ha guidato la propria azione amministrativa.
E tenta in questa maniera di confondere il cittadino.
Dimostrando di avere una scarsa considerazione della capacità di discernimento e di comprensione da parte degli apriliani“.
Il comunicato del Consigliere Porcelli prosegue:
“L’esposto, anzi gli esposti, che ho inoltrato alla magistratura contabile e penale due anni fa, sono stati promossi dalla sottoscritta dopo aver lungamente approfondito la materia.
Attraverso l’acquisizione e la lettura di atti, l’inoltro di interrogazioni e le continue sollecitazioni all’amministrazione comunale.
Al solo fine di evidenziare una stortura interpretativa della sentenza della Corte dei Conti.
La quale avrebbe comportato un esborso ingiustificato dalle casse del Comune.
Quello che sfugge a molti, soprattutto a chi deve difendere la propria poltrona o mantenere quella compagine di governo in auge, è che qui non si tratta di essere garantisti o meno.
Buonisti o meno.
Si tratta di capire come vengono gestite le risorse del comune.
Se la magistratura dovesse confermare quelle accuse, le risorse dei cittadini verrebbero gestiste in maniera cialtronesca.
E senza alcun tipo di controllo.
Ricordo l’ordinanza del sindaco per i lavori di via Gorgona.
I cui costi stavano per ricadere sui cittadini apriliani poiché era stata “dimenticata” una sentenza del Tar.
La quale ha definito illegittimi i provvedimenti predisposti da questa maggioranza per espropriare i terreni.
Anche questa vicenda, come tante altre, è emersa perché è stata l’opposizione a controllare.
Vorrei solamente ricordare a chi oggi si siede sul pulpito cosa scriveva ed affermava in merito a vicende giudiziarie che hanno colpito altri esponenti politici durante la campagna elettorale del 2009.
Su semplici accuse qualcuno, che oggi siede in maggioranza e pontifica, ha costruito le proprie fortune politiche.
Senza preoccuparsi del fatto che quelle accuse potevano anche decadere una volta accertati i fatti.
Credo che i primi a non volersi confrontare sui reali bisogni della città siano proprio i membri di questa maggioranza.
Una maggioranza chiusa e concentrata su se stessa, incapace di ascoltare il dramma dei cittadini che rischiano il posto di lavoro.
E penso alla Multiservizi.
O che abitano le borgate.
Che affrontano ogni giorno il degrado che impera nelle periferie.
Cittadini preoccupati per il futuro di questo territorio aggredito senza scrupoli e alcuna prospettiva di qualità per il suo sviluppo”.
di Massimo Pacetti