Era inevitabile che quanto accaduto questa mattina in Consiglio Comunale portasse ad un nuovo scontro tra il Consigliere Porcelli e la maggioranza.
In modo particolare, l’esponente di Primavera Apriliana si scaglia contro l’atteggiamento del Sindaco al momento di negare il suo supporto all’iniziativa:
“Il sindaco Antonio Terra – ricorda il Consigliere Carmen Porcelli – subito dopo il mio intervento ha espresso a nome della sua maggioranza, assessori e consiglieri compresi, voto contrario alla proposta di conferimento della cittadinanza onoraria agli agenti della Polizia Stradale.
Ed ha motivato il suo “no” sottolineando la non eccezionalità della scoperta della discarica di via Corta.
Non solo.
Il sindaco ha sminuito il riconoscimento di una cittadinanza onoraria conferita in passato definendola “opinabile”.
Ho accettato di ritirare la proposta di conferimento, di cui sono la prima firmataria
Ciò per evitare al consiglio comunale di perseguire nella pessima figura fatta.
E dopo aver ottenuto rassicurazione dal presidente del consiglio, Bruno Di Marcantonio, e dalla presidente della Commissione Affari Generali, Luana Caporaso, di convocare al più presto una commissione pubblica.
All’interno della quale si discuta, anche emendandola qualora si ravvisasse la necessità, la mia proposta.
Resto dell’avviso – prosegue il Consigliere – che il sindaco e la sua maggioranza debbono assumersi la responsabilità di ribadire ciò che è stato detto oggi in aula, qualora volessero rifiutare di accettare la proposta
Se invece la scelta di votare contro la mia proposta da parte del sindaco e dalla sua maggioranza, assessori e consiglieri compresi, è motivata dal fatto che è giunta dalla sottoscritta, lo ritengo un atto gravissimo.
Il sindaco svilisce il ruolo che ricopre con un atteggiamento infantile e non all’altezza del compito chiamato a ricoprire.
Forse il sindaco non condivide il contenuto della mia proposta?
Perché ha anteposto il suo livore personale nei miei confronti, addirittura sminuendo l’attività di indagine della Polizia?
Resto dell’avviso che sono molte le ragioni per cui questa operazione meritava il conferimento di un importante riconoscimento“.
Queste stesse ragioni vengono elencate dalla portavoce di Primavera Apriliana:
“Si tratta della prima indagine che ha portato all’individuazione dei responsabili dell’inquinamento occulto del territorio.
La prima che ha consentito di individuare i responsabili dell’inquinamento.
Aprilia è contro la mafia: la nostra città si schiera contro le attività illecite e della malavita organizzata in diversi modi.
Dallo striscione che campeggia sul palazzo comunale, alle attività scolastiche sulla legalità.
Per concludere con la partecipazione di iniziative pubbliche di associazioni che lottano contro la mafia.
Aprilia ha un territorio martoriato dall’inquinamento: la salute del paesaggio e dei suoi abitanti è a rischio a causa dell’inquinamento.
Generato anche dal proliferare delle discariche abusive disseminate all’interno del nostro Comune.
Ce lo rivelano anche i decessi per tumore.
Tanto che l’attuale amministrazione ha commissionato all’Asl una indagine epidemiologica i cui risultati non sono ancora noti.
Aprilia non vuole avere rapporti con le aziende coinvolte: all’indomani del sequestro della cava di via Corta, l’assessore Lombardi ha annunciato che il Comune di Aprilia avrebbe interrotto i rapporti, intrattenuti dalla Progetto Ambiente, con le aziende coinvolte.
Cosa confermata dal sindaco quest’oggi, pur se ancora ferma ad una valutazione dei legali.
Il messaggio che dobbiamo dare ai giovani: le future generazioni che erediteranno questo territorio dovranno imparare ad amarlo e a difenderlo.
Il perseguimento del profitto di pochi ha causato la compromissione del paesaggio e della salute.
Sbagliato!”.
L’appunto finale del Consigliere Porcelli è una dura presa di posizione contro il sindaco ed il suo atteggiamento.
Definito dallo stesso Consigliere “arrogante”:
“Resto dell’avviso che quella di oggi non è stata la sconfitta della consigliera Carmen Porcelli.
Bensì la sconfitta morale delle istituzioni, svilite dall’arroganza di chi “comanda” e non di chi “governa”.
È stata davvero una delle pagine più brutte di questa città, perché il quadro che è emerso questa mattina in consiglio comunale è desolante.
Per quanto mi riguarda, io mi ritengo soddisfatta per aver esercitato in maniera libera il ruolo di consigliere comunale.
Il quale ha come prerogativa anche la presentazione di proposte in forma autonoma non solo associata.
E di aver creduto che una proposta potesse diventare un’occasione di condivisione per il bene della città.
Peccato”.
di Massimo Pacetti