Le polemiche scoppiate ieri dopo il furto avvenuto nella sede comunale ancora non si fermano.
E soprattutto non fermano il Consigliere Carmen Porcelli dal fare alcune precisazioni:
“Voglio ribadire con forza la mia ferma contrarietà al percorso intrapreso da questa Amministrazione.
Ma in questo momento vorrei soffermare la mia attenzione su alcuni aspetti.
Anzitutto ho accolto con favore la notizia che non sia stata sottratta documentazione, come sembrava in un primo momento.
E che sia stato tutto ripreso dalle telecamere.
Ma non posso non chiedermi come mai l’allarme non è scattato nel momento in cui i ladri si sono introdotti all’interno della sede comunale.
Ovviamente ieri si era nella concitazione, non si è riusciti a stabilire nell’immediato l’entità dei danni.
La mia provocazione era mirata proprio a capire e comprendere l’accaduto.
La coincidenza tra la data scelta per compiere il colpo e la celebrazione della commissione trasparenza – commissione che si è potuta convocare solo dopo quattro mesi dalla prima richiesta, a causa del mancato invio degli atti necessari per il suo svolgimento – lascia ancora molto pensare.
Resta in ogni caso la gravità dell’episodio che rappresenta un attacco simbolico alle Istituzioni e al centro della città”.
L’invito che il Consigliere rivolge ai suoi colleghi è di concentrarsi sul tema della sicurezza.
Soprattutto quella dei cittadini apriliani:
“Vorrei che ogni rappresentante delle istituzioni lasciasse per un momento da parte le polemiche personali.
E pensasse concretamente agli interessi dei cittadini.
Che ricordiamoci ci hanno votato e abbiamo l’onore, l’onere, la responsabilità e il dovere di rappresentare.
Gli interessi dei cittadini in questo momento quali sono?
Il bisogno di sicurezza, la richiesta di servizi.
Come cittadino mi porrei delle domande: se viene attaccata la Sede del Comune come posso essere sicuro a casa mia?
Queste sono le risposte che i cittadini si attendono da noi Amministratori nessuno escluso, maggioranza o opposizione che sia.
Sono gli interessi generali della collettività che noi dobbiamo tutelare a prescindere dal nostro ruolo.
Per quanto riguarda l’accertamento delle responsabilità, ribadisco la mia totale fiducia alle Forze dell’Ordine.
E in questo momento voglio anche esprimere la mia piena solidarietà a tutti i dipendenti interessati direttamente o indirettamente.
Perché debbono essere posti in condizione di lavorare nelle migliori condizioni possibili“.
di Massimo Pacetti