Tutto il Consiglio Comunale si è dimostrato compatto nell’affermare che
quella che è stata descritta dai media non è la vera Aprilia.
Era inevitabile che l’assise odierna si dovesse aprire con un resoconto di quanto accaduto in questi giorni.
Non c’è stata divisione politica di sorta: tutti gli schieramenti hanno sostenuto che la nostra città non è quella che viene definita razzista, covo di criminali e tutte le altre qualifiche non certo lusinghiere che sono state affibbiate dagli organi di informazione nazionali negli ultimi giorni.
Ovviamente ognuno ha voluto sottolineare aspetti specifici della vicenda, che nasconde ancora tante incognite.
I Consiglieri Giovannini (PD) e Iacoangeli (Lista Terra Sindaco) hanno sottolineato la gravità del gesto di mettere in atto una
giustizia fai da te,
mettendo al contempo in evidenza lo spirito di integrazione che da sempre distingue Aprilia, sin da quando è stata fondata.
Davide Zingaretti (Lista Giusfredi Sindaco) ha rimarcato la necessità di incrementare l’organico delle forze dell’ordine in servizio ad Aprilia, mentre il Consigliere Boi (Lega) ha voluto sottolineare come
anche gli investigatori hanno escluso la matrice razzista di quanto accaduto.
Dobbiamo però dire che si percepisce un aumento degli atti criminosi commessi ai danni delle abitazioni private, a cui però segue un decremento delle denunce.
Ma la soluzione non è inseguire da sé i malviventi, questo comportamento va fermamente condannato.
Molto accalorato l’intervento di Giorgio Giusfredi, che ha sottolineato di aver voluto indossare una maglietta rossa
per dimostrare chi sono gli apriliani.
Il modo di reagire a quanto accaduto ci qualifica: Aprilia non è quella dipinta dai giornalisti, ciò che abbiamo letto in questi giorni non ci rappresenta.
La condanna della “barbarie” è stata ribadita ancora da maggioranza ed opposizione, che hanno chiuso con l’impegno, suggerito da Giusfredi e supportato da alcuni colleghi bipartisan, di porre in essere da settembre delle iniziative che ridiano lustro ad Aprilia.
E che dimostrino una volta per tutte che la nostra città non è razzista, non è un covo di criminali e terroristi e non è un far west.
di Massimo Pacetti