Questa mattina il Partito Democratico di Aprilia si è riunito in conferenza stampa presso la propria sede in Via delle Margherite per ribadire il proprio dissenso in merito alla realizzazione di una nuova discarica in Zona La Cogna.
Il progetto, come qualche giorno fa la Sindaca di Roma Virginia Raggi ha ricordato alla trasmissione “Porta a Porta”, non ha avuto le autorizzazioni necessarie dalla Regione ed è fermo da circa 10 mesi.
Il motivo?
Il proposito di una nuova discarica ad Aprilia ha trovato la ferma opposizione di cittadinanza, amministrazione locale, Provincia e Regione Lazio.
“Il piano provinciale dei rifiuti già esclude l’area La Cogna quale sito idoneo ad accogliere un impianto come questo.
La zona è già contaminata da discariche abbandonate e mai bonificate – ha spiegato il consigliere Giovannini.
All’epoca il Pd per primo si espresse contrario alla realizzazione della discarica.
Ora bisogna continuare ad opporsi a questo scempio”.
Si dovrà attendere il rinnovo del Piano Regionale di gestione dei rifiuti (previsto ogni 6 anni).
“Aprilia – muove accusa il Pd – ha già presentato, secondo le direttive della Regione, la propria mappatura delle zone dove con eventualità e necessità possono sorgere nuovi impianti di smaltimento rifiuti, a differenza di Roma”.
Si allude ad un film già visto: la metropoli che scarica, il termine in questo caso è quanto più appropriato, le proprie inefficienze sulla periferia.
In sostanza:
la volontà della Sindaca sarebbe quella che la Regione approvi il progetto della Rida Ambiente, società di smaltimento rifiuti apriliana.
In modo da potervi ivi trasferire i rifiuti in eccesso della Capitale: Aprilia – come più volte ripetuto dal segretario Mammucari – diverrebbe la “pattumiera di Roma”.
Tutto troppo facile per la Raggi: nessuna soluzione, ma solo spostare il problema rifiuti da una zona ad un’altra.
L’idea della Sindaca ha fatto scalpore rivelando, per molti, l’ inesperienza della grillina in campo amministrativo.
Una decisione che per giunta esce fuori dalle linee del Movimento 5 Stelle.
Altro che progetti “green”, qui si vede solo nero.