“Abbiamo appreso dell’ingresso ufficiale nella maggioranza civica che amministra la nostra città del consigliere Vincenzo Giovannini. Erano mesi che si rincorrevano voci, mai smentite, su questa vicenda. Non è del tutto chiaro se Italia viva, come forza politica del centrosinistra sarà l’ottava lista della coalizione guidata da Antonio Terra, o se Giovannini, usando un mero espediente tecnico – procedurale, si dichiarerà indipendente. Non sarebbe il primo ad Aprilia negli ultimi mesi a fare un operazione del genere, si è civici nell’agone politico locale, però poi si è regolarmente iscritti a partiti nazionali ed in alcuni casi si hanno addirittura incarichi in organismi dirigenti di quei partiti. Siamo rimasti onestamente perplessi dalle parole pronunciate dal sindaco Terra, quando parla di “vitalità del civismo apriliano”, il civismo apriliano è talmente vitale che accoglie tra le sue fila un importante dirigente politico di Italia viva, che ha sempre fatto politica in soggetti come la Margherita, il Pd ed ora la formazione di Renzi, ovvero alcuni dei partiti nazionali che Terra stigmatizza nella sua nota. Quella che è stata ufficializzata ieri appare, e lo diciamo senza voler mancare di rispetto a Giovannini che è un amico, come una mera operazione di maquillage politico, che oltre a non portare nessun vantaggio dal punto di vista pratico, visti i numeri del consiglio comunale, non da alcuna evidente prospettiva di crescita all’attuale maggioranza cittadina. Noi, come Partito Democratico abbiamo detto più volte nelle scorse settimane che c’è ad Aprilia, come in altre città della nostra provincia, un dato che non possiamo rimuovere, cioè che in diverse occasioni in quest’ultimo decennio il civismo si è affermato come forza di cambiamento, questo fatto ha evitato che si insediassero amministrazioni comunali orientate a destra; Le varie liste civiche nate in città negli ultimi anni, sfruttando anche il vantaggio dall’assenza del M5s nelle ultime 2 competizioni comunali, hanno raccolto insieme sfiducia e voglia di partecipazione, e il fiorire e il rafforzarsi dell’ esperienza civica è stato il sintomo della crisi dei modelli rappresentativi tradizionali, incarnati dai partiti, questa crisi ha colpito sia il campo progressista sia la destra. La forza, anche progettuale, del civismo sembra ormai esaurita, e mentre emergono segni di stanchezza e di appannamento, e si ha l’impressione che un lungo ciclo iniziato nel 2009, si stia esaurendo, le azioni di Terra appaiono deboli, e sostanzialmente inutili. La decisione di sostenere, esplicitamente e fattivamente Terra, nel ballottaggio del 2018, non è stata una scelta personale di Giovannini, ma una scelta politica del Pd, nell’ottica di costruire un campo largo dove, liste civiche, forze politiche movimenti ed associazioni, uniti dai comuni ideali europeisti possano collaborare insieme legati da una nuova idea di sviluppo sostenibile. Qual è la direzione del civismo apriliano? Ripetere dopo 15 anni lo stesso schema, civismo contro resto del mondo, facendo però operazioni come quella di ieri, o come altre di cui si sente parlare in giro? Oppure, come noi auspichiamo, avere l’ambizione di mantenere tutto il carico di innovazione che questa esperienza ha anche avuto, ma inserendolo in un nuovo campo largo seguendo, per esempio, quanto fatto da Nicola Zingaretti nella regione Lazio e da Damiano Coletta a Latina?” così in una nota stampa il segretario del PD di Aprilia Alessandro Cosmi.