Un “dietrofront” rispetto alle proprie posizioni.
Questa è l’accusa che il Segretario del PD apriliano Alessandro Mammucari muove contro l’Amministrazione Comunale.
Secondo Mammucari, infatti, la decisione della Giunta di esternalizzare a privati la riscossione dei tributi è una scelta contraria a quanto proposto in passato dalla maggioranza stessa.
Il riferimento è all’insediamento della Giunta guidata dall’ex Sindaco Domenico D’Alessio:
“Sono passati tre anni – ricorda il Segretario PD – da quanto, nell’agosto 2014, si tentava la privatizzazione della riscossione coattiva dei tributi apriliani.
Tentativo naufragato a carte bollate dinanzi al tribunale amministrativo.
La maggioranza che sostiene il Sindaco Terra, però, ha con delibera di giunta esternalizzato le tasse degli apriliani.
Nel tentativo di ridare ossigeno all’asfittico bilancio comunale.
Il Partito Democratico si schiera contro questa scellerata decisione.
E continuerà nelle sedi opportune la sua battaglia politica contro l’ennesima privatizzazione decisa dalla Giunta Terra.
La prima delle ampie motivazioni che ci portano con convinzione ad esprimere un voto contrario al dispositivo è di carattere strettamente politico.
L’esperienza civica guidata dal Sindaco D’Alessio ha avuto il pregio di riportare all’attenzione di tutta la città la centralità dell’operatore pubblico in tutti i diversi settori amministrativi.
E, in particolare, in quello dei servizi pubblici a rilevanza economica e non.
Affidati in passato con troppa leggerezza ad operatori economici privati.
Oggi, sulla base di quel seme condiviso in consiglio comunale dal gruppo consiliare del Partito Democratico, crediamo che quella impostazione debba continuare a svolgere la linea giuda dell’azione amministrativa del nostro comune.
Chiarito questo importante aspetto di carattere politico, altri sono gli elementi che ci spingono a votare contro il dispositivo proposto”.
Due, nello specifico, i motivi per cui il Partito Democratico si schiera contro la scelta della maggioranza:
“In primis – spiega Mammucari -, come non citare l’ennesimo dietro front dell’amministrazione Terra sull’applicazione dello Statuto Comunale.
O meglio, di una norma introdotta di recente proprio per evitare quanto accaduto con la società Aser.
L’obbligo dei 2/3 della maggioranza per deliberare in merito alla decisione di privatizzare la gestione dei tributi locali non è stata rispettata dalla maggioranza.
Approvando la decisione con una semplice delibera di giunta.
Con un atteggiamento di arroganza nei confronti del consiglio comunale non coinvolto in questa importante decisione.
In secondo luogo, per il Partito Democratico di Aprilia la necessità di migliorare e rendere più efficiente la gestione dei tributi poteva essere perseguita mantenendone la gestione all’interno di una moderna gestione pubblica.
Grazie all’opportunità dell’affidamento alla nuova Agenzia Pubblica di Riscossione.
La quale, attraverso la fisionomia dell’ente pubblico, gestirà i tributi di moltissimi comuni italiani.
Tanti in questi giorni stanno deliberando l’affidamento a questa nuova struttura.
È bene ribadire che con l’adesione alla nuova struttura pubblica, tutte le fasi della gestione della fiscalità locale dicono addio alla stagione degli onerosi affidamenti a soggetti privati.
I quali non hanno garantito una gestione ottimale delle nostre tasse.
E non potranno in futuro.
Il Comune di Aprilia poteva affidare al nuovo ente pubblico non solo la riscossione coattiva.
Ma anche quella volontaria.
Con indubbi vantaggi sotto il profilo delle risorse raccolte.
Senza dimenticare l’ulteriore elemento positivo rappresentato dal fatto che il nuovo ente pubblico economico strumentale è sottoposto all’indirizzo e alla vigilanza del ministro dell’Economia e delle finanze.
E al monitoraggio dell’Agenzia dell’Entrate.
Oggi, assistiamo ad una scelta di privatizzazione di un servizio essenziale.
La cui riconduzione nell’aleveo della cosa pubblica è stato negli anni passati uno dei principali obiettivi perseguiti da quella maggioranza civica.
La quale nel 2009 arrivo al governo della nostra città”.
di Massimo Pacetti