“Ieri si è consumata un’altra direzione provinciale Pd “fantasma”. L’ennesima. Il segretario provinciale evidentemente non riesce ad avere una maggioranza per deliberare, nonostante ci siano tantissimi e importantissimi punti da affrontare e che sono stati accennati ieri dai pochi che erano presenti: acqua, rifiuti, metodo di lavoro interno, compagine di governo provinciale. L’atteggiamento politico del segretario provinciale decisionista e verticista, ha avuto questo risultato: svuotare persino gli organi interni della partecipazione”. Sono queste le parole del coordinatore provinciale dell’area Civati, Vincenzo Castrillo e del componente della direzione provinciale per l’area Civati, Riccardo Toffoli riguardo l’ultima riunione tenuta dal PD.
“La Penna, a termine della seduta, ha chiesto il mandato a tantissime sedie vuote rosse di modificare un documento sull’acqua, presentato per l’imminente conferenza dei Sindaci”, continuano nel loro Comunicato Stampa.
“Il dialogo è stato uno ad uno, ossia tra presentatore e ricevente perché le sedie vuote non hanno il dono della parola. Ormai si è abituati a ragionare con i “fantasmi”, a partire dalle tessere sulle quali è giusto che anche in provincia di Latina si faccia una verifica. E così dalle tessere “fantasma”, si sta passando ai delegati “fantasma” e agli organismi “fantasma”. Le sedie vuote di ieri sono un chiaro esempio di organismo fantasma. A questo modo di fare, rispondiamo con un secco no e una denuncia pubblica”.
Non possiamo essere complici di una politica ridotta alle stanze dei bottoni che fa e disfa a suo piacimento e che si presenta negli organi ufficiali solo per “informare” i pochi instancabili che ancora si presentano o per ricevere gli “sfoghi” degli scontenti che ancora ci credono. Non saremo mai complici di un partito che non vuole essere partecipato e non vuole condividere idee e scelte. Porteremo il nostro contributo e il nostro voto su atti, discussi preventivamente e condivisi internamente e con i cittadini. Sul tema acqua vorremo una presa di posizione chiara: gestione pubblica dell’acqua come bene primario. Questo contributo saremo felici di portarlo nei confronti-dibattito con i cittadini e con gli organi interni. Ma non possiamo contribuire ad atti privi di valore politico perché frutto di giochi per premi di consolazione tra pochi intimi.
Che ormai si decide in altri ambienti e non nelle sedi partecipate del partito è evidente dall’intervista di oggi sul Quotidiano di Latina alla Presidentessa Della Penna. Qui veniamo a conoscenza che il Consigliere Mansutti, presidente dell’assemblea e della direzione, in una lettera aveva contestato delle scelte fatte in Provincia. Sconcertante perché ieri nessuno (né La Penna né lo stesso Mansutti) si è degnato almeno di informare la direzione “fantasma” di questo atto politico, una informazione che avrebbe causato un dibattito e una condivisione di quello che sta accadendo in Provincia. Del resto si poteva discutere con le sedie vuote? Le sedie vuote sono buone solamente per ricevere mandati privi di valore politico, fantasma quanto inutili”.
A.M.