L‘efficacia della riscossione tributaria ad Aprilia passa attraverso l’utilizzo di nuove strategie.
Questa l’indicazione che arriva dal segretario del PD apriliano Alessandro Mammucari.
Le opportunità fornite dell’ultima finanziaria del Governo Renzi, secondo l’esponente Dem, potranno fornire risposte su entrambi i fronti:
“Raggiungere i più elevati livelli di efficienza gestionale nell’ambito della gestione dei tributi locali per combattere la piaga dell’evasione.
Riducendo, nel contempo, la pressione fiscale nei confronti di quei numerosi cittadini apriliani che annualmente assolvono, nonostante la carenza di servizi, ai loro obblighi tributari a livello locale.
Per raggiungere questo obiettivo, per il Partito Democratico di Aprilia è necessario valutare l’opportunità concessa ai comuni dall’ultima finanziaria varata dal Governo Renzi.
La quale consente alle amministrazioni locali di affidare la gestione sia spontanea che coattiva dei tributi locali all’Agenzia dell’Entrate.
E al suo neonato ente strumentale.
Che si occuperà di assistere i comuni in quella che può essere considerata l’attività più complessa.
Ovvero la riscossione delle entrate locali.
Per il Partito Democratico di Aprilia è fondamentale valutare tutte le opportunità, per la nostra comunità, di una gestione pubblica in grado di risolvere tutte le criticità che affliggono l’ufficio tributi.
Ormai non più in grado di soddisfare le richieste dei contribuenti apriliani.
I quali, in occasione delle scadenze, devono attendere interminabili file per poter ottenere la correzione di errori di calcolo.
E risposte ai loro chiarimenti”.
Il segretario del PD entra poi nel dettaglio, spiegano quali siano le modalità con cui mettere in pratica questa soluzione:
“Con l’adesione alla nuova struttura pubblica, che l’Agenzia delle Entrate sta costruendo per gestire tutte le fasi della gestione della fiscalità locale, si potrà dire addio definitivamente alla stagione degli onerosi affidamenti a soggetti privati.
I quali non hanno garantito una gestione ottimale delle nostre tasse.
E non lo potranno fare in futuro.
La nuova data chiave nel calendario della riscossione dei tributi locali diventa il 1° luglio prossimo.
Entro quel giorno, i Comuni potranno decidere di affidare alla nuova Agenzia delle Entrate-Riscossione la raccolta di IMU, TASI e degli altri loro tributi.
Con una differenza rilevante rispetto a oggi.
Infatti – spiega Mammucari – il Comune di Aprilia potrà affidare al nuovo ente pubblico non solo la riscossione coattiva, ma anche quella volontaria.
Ovvero nel nuovo scenario disegnato dal testo del decreto approvato, i Comuni avranno facoltà di chiedere al nuovo ente di occuparsi di tutte “le attività di accertamento, liquidazione e riscossione, spontanea e coattiva, delle entrate, tributarie o patrimoniali”.
Ulteriore elemento positivo è rappresentato dal fatto che il nuovo ente pubblico economico strumentale sarà sottoposto all’indirizzo e alla vigilanza del ministro dell’Economia e delle finanze.
E al monitoraggio dell’Agenzia stessa.
Nel rapporto con i contribuenti, il nuovo ente si conforma ai principi dello statuto dei diritti del contribuente.
Con particolare riferimento a quelli di trasparenza, leale collaborazione e tutela dell’affidamento.
E della buona fede.
Nonché agli obiettivi di cooperazione rafforzata fisco-contribuente.
Ed anche riduzione degli adempimenti, assistenza e tutoraggio del contribuente.
Maggiori risorse – conclude il segretario PD – significa avere la disponibilità necessarie per ridurre il carico fiscale oggi al massimo sugli apriliani.
Ed avviare nei confronti delle attività produttive una vera politica di incentivazione ad investire sul nostro territorio.
Non solo.
Maggiori risorse significa avviare quella politica di investimenti necessari per ammodernare la nostra città”.
di Massimo Pacetti
L’ultimo suggerimento del piddi, diesse, etc. etc. e’ stata l’ASER della giunta cosmi. Risultato : 50 milioni di euro sottratti ai cittadini di Aprilia. Cambiate mestiere , non siete capaci. Ne’ voi ne’ il fiorentino che vi imbecca. Andate a lavorare invece di fare proposte oscene.