Il piano di “rilancio ” dell’Asam torna a far parlare di se

Si torna  a discutere sul piano di rilancio dell’Asam, questa volta parlando di droni.

Noi con Salvini, con la voce di Fabrizio di Carlo e Aprilia in Prima Linea con Sabrina Esposito Montefusco tornano a farsi sentire sulla privatizzazione della Multiservizi.

In particolare si punta l’ attenzione sul Settore Parcheggi e sul Verde Pubblico.

Ecco quanto sottolineato:

“L’Amministrazione Terra sta superando se stessa.

E non era facile, stavolta mettendo in campo addirittura i droni.

Tra un po’ immaginiamo che faremo appello anche alle Forze Speciali e se il caso chiederemo aiuto ai marziani, per giustificare l’ingiustificabile, cioè una scelta anti economica che saranno i cittadini a pagare.

Entriamo nello specifico:

il Comune ha dato incarico – ovviamente a pagamento – ad una ditta del litorale già nota nella nostra città, di monitorare la redditività dei parcheggi a pagamento e il tasso di sostituzione degli stessi.

Attraverso l’utilizzo di droni, al fine di affidare il servizio a privati nell’ambito del presunto piano di “rilancio” dell’Asam, che tanto somiglia ad una liquidazione.

Bene, ma tali dati sono già esistenti e in possesso del Comune, quindi non si vede il senso di mettere in piedi tale pantomima, se non quello in modo chiaramente strumentale, di poter autorizzare al privato ciò che all’azienda pubblica non si è permesso per ragioni di carattere sociale.

In pratica, al privato saranno concesse facilitazioni che ricadranno al 100% sulle tasche dei cittadini di Aprilia.

Come l’allargamento delle aree per la sosta a pagamento, l’abolizione degli abbonamenti, oppure un aumento del 500% degli stessi.

E dulcis in fundo un aumento del 40% del prezzo della sosta oraria.

E questo ce lo chiamate un piano di rilancio?

E come mai si aspetta di conferire l’incarico al privato per fare ciò?

Non poteva farlo il Comune stesso e destinare gli introiti ad esempio al sociale?

A nostro avviso, a questo punto sarebbe meglio chiuderli del tutto questi parcheggi.

Liberare il centro e le stazioni dando ossigeno ai pendolari e ai commercianti piuttosto che favorire il lucro di una singola azienda a discapito dell’intera collettività.

Poi magari si utilizzerà lo stesso metodo per verificare il tasso di crescita dell’erba dei nostri parchi e “Pantalone paga”.

Diceva un grande statista del passato “…a pensar male si fa peccato ma spesso ci si indovina”.

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di Anna Catalano

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