Il 18 luglio prossimo il GUP deciderà se imporre ad Antonio Terra il rinvio a giudizio per la vicenda delle parcelle legali gonfiate.
Ad oltre un anno dall’apertura del caso, le decisioni del Giudice per l’Udienza Preliminare si avvicinano e gli avversari del Sindaco uscente sottolineano i rischi che corre la città qualora al ballottaggio di domenica dovesse essere scelta di nuovo la coalizione civica:
“L’unico fatto certo – sottolinea il candidato Sindaco del centrodestra Domenico Vulcano – è che il 18 luglio prossimo il Giudice per l’Udienza Preliminare di Latina dovrà decidere se incardinare un processo contro Antonio Terra con l’accusa di falso ideologico in atto pubblico e truffa.
Qualora risultasse sotto processo, e se dovesse spuntarla al ballottaggio, la città si ritroverebbe ad essere governata da un imputato.
L’attuale Sindaco Antonio Terra, in questo momento storico, invece di ergersi a manifesto di moralità dovrebbe preoccuparsi della propria vicenda giudiziaria“.
Situazione di cui, invece, ad oggi Terra non ha voluto parlare.
Anche perché le indagini sono ancora in corso, e fino appunto al 18 luglio non si avranno novità in merito.
Ma Vulcano insiste perché il suo avversario faccia chiarezza ancora una volta sulla vicenda:
“È un fatto – continua Vulcano – di cui Terra dovrebbe parlare.
La richiesta di rinvio a giudizio già di per sé costituisce un atto della magistratura inquirente degno di nota.
A questo punto ritengo necessario che il mio avversario politico, invece di invocare confronti a pochi giorni dalla data del 24 giugno, spieghi alla popolazione apriliana quali saranno le sue determinazioni in seguito all’udienza del 18 Luglio qualora il GIP dovesse disporre il rinvio a giudizio”.
di Massimo Pacetti