Imu agricola, la “guerra” prosegue

Mammucari: “La giunta guidata da Terra deve prendersi le proprie responsabilità. Basta fare il gioco delle tre carte”

Imu agricola, che ognuno si prenda le sue responsabilità“; sono queste le parole di Alessandro Mammucari sul chiarimento del Sindaco Terra sulle accuse mosse dal PD. “Apprendiamo con stupore– afferma il Segretario del PD, Mammucari- la risposta del Sindaco Terra in merito alla questione dell’IMU agricola che bolla il nostro intervento come pretestuoso ed addebitando ad una legge statale l’assoggettamento dei terreni posseduti dagli agricoltori all’aliquota dell’0,76 per cento nel 2015. E’ bene chiarire da subito che quanto deciso con riferimento al 2015 è una autonoma decisione della Giunta Terra che per esigenze di bilancio ha deciso di andare a tassare il settore agricolo applicando ai terreni posseduti dagli imprenditori l’aliquota dello 0,76 per cento, ed in quanto autonoma decisione

Alessandro Mammucari

Alessandro Mammucari

ha una sua precisa responsabilità politica a cui la stessa amministrazione non può esimersi di assumere nei confronti del mondo agricolo. Così come, è un’autonoma decisione dell’amministrazione Terra l’aumento delle tasse a carico del contribuente (un aumento delle tasse mai visto in passato)“.

Spiace registrare– prosegue- che la pressione fiscale da parte dell’organo comunale continua ad aumentare in modo vertiginoso ma dei servizi neanche l’ombra, in compenso aumentano le spese per consulenze esterne (arrivate a euro 499.342,06). La giunta guidata da Terra governa oramai da molti anni, ed è bene, che ognuno si assuma le proprie responsabilità, smettendola di fare il gioco delle tre carte scaricando le proprie responsabilità sullo Stato Centrale, Regione, Provincia ed opposizione.
Nel 2014 l’esclusione di detti terreni dall’applicazione dell’IMU è stata, coerentemente con i margini propri del federalismo fiscale, autonomamente decisa dal Consiglio Comunale. Infatti, com’è ben noto al Sindaco, e ci si perdoni per l’eccessivo tecnicismo, nelle more dell’emanazione del Decreto Ministeriale di cui all’articolo 4, comma 5-bis del Decreto Legge n. 16 del 2 marzo 2012, con cui si sarebbero definiti i Comuni ricadenti nelle c.d. aree montane o di collina, unici enti locali che potevano beneficiare dell’esenzione prevista dalla norma istitutiva dell’IMU, l’applicazione della Circolare n. 9 del 14 giugno 1993 escludeva il Comune di Aprilia dall’elenco dei Comuni cui il legislatore nazionale riconosceva l’esenzione dal pagamento dell’IMU agricola.
In altre parole, mai il Comune di Aprilia, è rientrato (come ovvio) nell’elenco dei Comuni montani o collinari esclusi dall’applicazione dell’IMU agricola, come confermato dallo stesso Consiglio Comunale con delibera n. 22 del 29/04/2014 che nell’elencare le fattispecie esentate dal pagamento IMU non ricomprendeva i terreni posseduti dagli imprenditori agricoli. Ad ulteriore conferma, ricordiamo quanto deciso con riferimento all’anno 2013 dalla delibera di Consiglio Comunale n. 38 del 11 aprile 2013 che fissava all’0,76 per cento l’aliquota da applicare ai terreni agricoli
“.

“Nel 2015 nessun provvedimento del Governo è stato emanato per reintrodurre un obbligo d’imposta nel territorio apriliano. Il citato Decreto Legge 24 gennaio 2015, n. 4 ha affrontato la questione relativa alla puntuale distinzione tra terreni montuosi e collinari rigorosamente individuati dall’ISTAT, senza minimamente affrontare la questione dei Comuni pianeggianti, come Aprilia, nei quali, oggi, come in passato, ha continuato a vigere l’obbligo del pagamento. Il Partito Democratico nell’ottica di forza d’opposizione costruttiva continuerà la propria azione propositiva in seno al Consiglio Comunale, con l’intento di stimolare l’amministrazione ad adottare soluzioni finalizzate esclusivamente al benessere sociale ed a migliorare il territorio di Aprilia“, conclude infine Mammucari.

 

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