L’incendio della Eco X di Pomezia è arrivato fino al Parlamento Europeo.
Ad interrogare gli eurodeputati di Bruxelles è stato Mario Borghezio.
L’esponente della Lega Nord ha chiesto lumi ai colleghi sui controlli effettuati dall’UE sul sito di smaltimento dei rifiuti speciali.
In particolare, Borghezio ha chiesto come l’Unione
“intende valutare le inadempienze in termini di prevenzione di questo e di altri siti italiani di trattamento e stoccaggio di rifiuti speciali”.
L’ANSA riporta un altro stralcio dell’intervento dell’eurodeputato leghista.
Quello in cui chiede al Parlamento se
“è in grado di comunicare a quando risalgono gli ultimi controlli.
Sia sull’impianto oggetto dell’incidente, sia su quelli ricadenti nel medesimo territorio”.
Ora, dunque, anche le più alte autorità europee sono state chiamate in causa.
Ottima cosa, senza dubbio.
L’importante è che non sia un nuovo gioco a rimpallare le responsabilità tra Istituzioni Locali, Nazionali e Sovranazionali.
Questo di certo non sarebbe utile a chiarire le cause di quanto accaduto o a trovarne i responsabili.
E, cosa ancora più importante, a capire come poter evitare in futuro il ripresentarsi di simili disastri.
di Massimo Pacetti