Intimidazioni ai politici: il caso di Aprilia in tv

Intervista all’ex assessore  Antonio Chiusolo

Il caso dell’ex assessore di Aprilia, Antonio Chiusolo, arriva in tv. La recente commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle intimidazioni nei confronti degli amministratori locali ha portato alla luce anche il caso delle minacce subite dall’assessore apriliano durante il suo mandato.
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L’incubo di Chiusolo comincia nel 2013, il 26 Agosto bruciarono la sua macchina e quella del cognato. Successivamente, a pochi mesi di distanza, le minacce di morte. “Se continuerà a mettere il naso in alcune questioni, l’assessore Chiusolo morirà. Un killer è già stato assoldato per farlo fuori”, queste sono le parole che sono state riferite a una persona vicina all’ex assessore nell’Ottobre dell’anno precedente. L’ultima intimidazione risale a Dicembre 2013: undici proiettili fuori dal portone di casa. Sono stati i proiettili a spingere Chiusolo a dare le dimissioni; non reggeva più il peso di un’ azione amministrativa mirata a scavare in profondità. “Ho dovuto fare una scelta, ho scelto la mia famiglia“, afferma nella sua intervista su Rai News.

Alla domanda dell’intervistatrice sul perchè di queste minacce, l’assessore Chiusolo ricorda gli episodi che ha seguito e denunciato, come le polizze false, i problemi con l’appalto della riscossione dei tributi e l’appalto dei trasporti.

Sono ben 351 gli atti di intimidazione e di minaccia nei confronti di amministratori locali e funzionari pubblici registrati nel 2013; intimidazioni a politici la cui unica colpa è quella di far rispettare la legalità.

A.M.

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