Le politiche sociali sono state più volte messe in campo dal Sindaco uscente Antonio Terra come solido punto cardine dell’azione amministrativa della coalizione civica in carica dal 2009.
E lo ha ribadito ancora un volta nel corso della presentazione del Rapporto sul territorio 2017, realizzato dall’Osservatorio diocesano delle Povertà e delle risorse della Caritas della diocesi di Albano.
Venerdì scorso ad Anzio, Terra è intervenuto insieme al Vescovo di Albano S.E. Mons. Marcello Semeraro ed i colleghi Sindaci di Anzio Lanuvio ed Ariccia.
Oltre che avere uno spaccato sulla situazione diocesana delle difficoltà, l’occasione è stata propizia anche per mettere in luce le attività di volontariato a sostegno di chi è in difficoltà.
Un aspetto tutt’altro che secondario, secondo Terra, nella vita di una città:
“In questi anni di governo della Città – ha spiegato il primo cittadino in carica almeno fino a domenica – ho toccato con mano un ricco tessuto di solidarietà ed accoglienza.
È anche grazie a queste caratteristiche, da sempre insite nel DNA della nostra comunità cittadina, che Aprilia ha saputo resistere alla crisi.
Ed oggi può guardare con speranza ad un futuro di ripresa e crescita.
Credo che la qualità di un’amministrazione si veda anche da alcune scelte di fondo.
Dare priorità alle politiche sociali, prendersi cura di chi è in stato di bisogno, spesso non paga da un punto di vista elettorale.
Concentrarsi su operazioni di estetica, come tappare una buca in più o riparare un lampione, spesso assume per alcuni cittadini un valore più alto che aprire una nuova mensa sociale, aperta 365 giorni l’anno.
Tuttavia, penso sia importante che la politica si riappropri di progettualità sul lungo periodo e di scelte strategiche che rispondono a visioni di Città chiare e condivise”.
Nella visione futura della città, Terra è convinto che sarà ancora il sociale a ricoprire un ruolo centrale nello sviluppo di Aprilia:
“Dobbiamo operare affinché Aprilia non rinunci mai ai valori che ne hanno segnato la storia e lo sviluppo: l’accoglienza, la solidarietà e l’umanità”.
di Massimo Pacetti