La Commissione Congiunta si divide in due.
Dei previsto cinque punti all’ordine del giorno, infatti, si è deciso di discutere i primi tre.
Ciò si deve alle proteste delle forze di opposizione, rappresentate dai Consiglieri La Pegna, Romualdi e Tomassetti.
È stata proprio quest’ultima a sollevare la questione dell’eccessivo numero di punti da discutere:
“Ho saputo per via informale che il Consiglio Comunale è già stato fissato.
Ma se le Commissioni devono essere propedeutiche al Consiglio e questo viene fissato prima delle conclusioni delle Commissioni, allora quello di oggi è di un incontro-farsa.
Si tratta di un‘offesa all’intelligenza dei Consiglieri”.
A darle man forte è intervenuto il collega La Pegna, il quale ha anche minacciato di disertare il Consiglio:
“Portare così tanti punti in una convocazione pomeridiana sa di presa in giro.
Rischiamo di avere una Commissione unilaterale, perché se non si spacchetta l’ordine del giorno, non vedo alternativa all’andare via.
E, di conseguenza, a non prendere parte al Consiglio Comunale, cercando di convincere i colleghi dell’opposizione a fare altrettanto”.
L’ultimo intervento in favore della riduzione degli argomenti da discutere è stato quello del Consigliere Romualdi.
Il quale ha ribadito come la proposta delle opposizioni di convocare un secondo Consiglio Comunale non sia stata accettata:
“Avevamo proposto di fare un Consiglio il 15 dicembre ed uno la settimana successiva, ma non è stato possibile,
Ora ci troviamo a dover affrontare così tanti argomenti tutti insieme.
Non è una situazione accettabile“.
A rimettere pace ci ha pensato il delegato al Bilancio Roberto Mastrofini, che ha accettato la proposta di spacchettare l’ordine del giorno.
Si è arrivati dunque finalmente a discutere i primi tre punti previsti.
Sullo statuto delle farmacie non ci si è dilungati molto, visto che le parti erano sostanzialmente d’accordo.
Per quanto riguarda gli altri temi di discussione, due i cambiamenti sostanziali da segnalare.
Il primo riguarda la gestione della TARI di Asam.
Nell’attuale dicitura si parlava di “gestione” della TARI da parte di Progetto Ambiente.
Ciò ha suscitato l’obiezione delle opposizioni, dato che Progetto Ambiente è finanziato da soldi pubblici.
Il delegato Mastrofini ha spiegato che si è trattato di un errore di battitura in quanto, per la TARI, tra le due aziende c’è una collaborazione.
Non si tratta quindi della “gestione” della TARI, quanto invece di una partecipazione.
Il secondo punto tratta invece l’argomento delle quote di partecipazione di Asam in Progetto Ambiente.
Trattandosi di una società pubblica solo per il 51%, è stato richiesto all’Amministrazione di aumentare il proprio impegno nelle quote.
Si passerà dunque ad una quota non inferiore al 67% riducendo, di conseguenza, la partecipazione di Asam al 33%.
Ora si attende la seconda parte della discussione.
Martedì, alle ore 14.30, riprenderanno i lavori della Commissione Congiunta.
di Massimo Pacetti