“La chiusura dell’accordo tra Comune e Sorgenia, ha sancito la conclusione definitiva delle tre battaglie, strumentali e strumentalizzate, che ad Aprilia avevano portato già nel 2009 alla vittoria del civismo: No A.ser, no Acqualatina e No Turbogas. Tre battaglie che, in un modo o nell’altro, non hanno portato benefici a una città che ancora oggi si trascina dietro problemi gravi legati alla mancata riscossione dei tributi malgrado lo pseudo ritorno al pubblico nella gestione del settore e con il servizio idrico ancora nelle mani di Acqualatina. La battaglia contro la Turbogas però resta l’emblema di cosa abbia prodotto il civismo in questa città. Le posizioni nette delle civiche guidate da Antonio Terra, non sono servite a impedire la costruzione della centrale. Quel no, che a conti fatti e vista la conclusione è servito solo come ricettacolo di voti offerti da cittadini che davvero avevano creduto di poter portare avanti un ideale e tutelare la propria salute, ha solo alimentato negli anni una lunga serie di contenziosi.”
La Lega Aprilia sulla questione Sorgenia, con la quale il Comune ha trovato un accordo. Non mancano recriminazioni e frecciatine.
“L’amministrazione, che con l’ultimo bilancio consuntivo ha messo a nudo tutta una serie di difficoltà fino ad oggi rimaste nascoste, ora canta vittoria perché ha deciso di scendere a patti con Sorgenia, ottenendo la fine di contenziosi dall’esito incerto e circa 2 milioni e mezzo di euro per realizzare opere pubbliche che, vista la salute delle casse comunali, forse non avrebbe avuto la possibilità di realizzare.
E se quei contenziosi, utilizzati abilmente dopo il 2009 solo per prendere voti, non fossero mai esistiti? Quanto avrebbe risparmiato in dieci anni la litigiosa amministrazione civica, che anche per le cause con Sorgenia ha dovuto pagare parcelle corpose ai legali che hanno difeso l’ente? Quanti soldi in più Sorgenia avrebbe messo sul piatto, se l’accordo fosse arrivato anni prima, quando già era chiaro che la Turbogas, inaugurata nel 2012, sarebbe stata costruita? Una risposta parziale a questo interrogativo è involontariamente arrivata durante la conferenza stampa, dove è stata sottolineata la non esistenza di documentazione che comprovi l’offerta da parte del privato di compensazioni per 10 milioni di euro, ma anche la conferma che il commissario prefettizio Cono Federico è stato vicino a ottenere il doppio di quanto oggi le civiche sono riuscite a portare a casa. E se questo dato non dovesse bastare, basta considerare quanti soldi l’amministrazione avrebbe risparmiato per le spese legali sostenute sui contenziosi con Sorgenia, su quelli persi contro Acqualatina. Soldi che avrebbe potuto investire per potenziare l’Ufficio Tributi e metterlo in condizione di operare, senza doversi rivolgere per la riscossione coattiva a una società privata ad esempio e dando modo ai dipendenti di costruire con una banca dati aggiornata, le basi di un servizio efficace ed efficiente che oggi ancora non esiste.
Infine, è oltremodo offensivo apprendere che questa trattativa è stata portata avanti per mesi, ma l’amministrazione, nonostante l’importanza dell’argomento, non abbia mai trovato il tempo per riferire al consiglio quanto stava accadendo. Siamo abituati alla non condivisione di scelte importanti per la città. In questo caso però crediamo che il non parlare sia stata un’arma di difesa per non essere tacciati di contraddittorietà. Se così fosse, forse avrebbe fatto bene il sindaco a far passare l’accordo sotto traccia, senza fare vanto dell’ennesima occasione che questa amministrazione per il proprio opportunismo ha potuto cogliere solo dopo tanti anni, accontentandosi di un risultato ben più magro di quello che sarebbe stato dieci anni fa.”