La Lega contraria all’affidamento delle aree verdi: “Assegnate ai soliti noti”

Il gruppo apriliano della Lega parla di “privatizzazione” delle aree verdi, sostenendo che la ratifica dell’atto “scomodo” è arrivato solo dopo le elezioni

È stato pubblicato sull’Albo Pretorio Online del Comune da soli due giorni, ma l’atto di affidamento delle aree verdi alle società sportive divide già la politica apriliana.

Il progetto di un bando a riguardo era stato reso noto alla fine del 2017, mentre le procedure per l’assegnazione degli spazi si sono concluse solo lo scorso 7 agosto.

In quella data, infatti, il Dirigente del Settore Lavori Pubblici Claudio Dello Vicario ha firmato l’atto di affidamento.

Una tempistica che la Lega, primo partito di Aprilia alle scorse elezioni, legge con sospetto:

Come mai – si chiedono i responsabili del gruppo – l’amministrazione ha aspettato sette mesi prima di pubblicare la determina relativa all’esito finale del bando di gara?

Non vorremmo che l’intempestiva pubblicazione del documento sia dovuta soprattutto alla volontà di tener nascosto un atto “scomodo”, da pubblicare assolutamente dopo le elezioni.

Oltre alla “tempestività”, un altro argomento con cui la Lega sottolinea la sua contrarietà all’atto riguarda le società affidatarie.

Sebbene siano tante le società sportive di Aprilia che richiedono spazi, sono state solo 3 soggetti ad aderire al bando.

Soprattutto, segnala la Lega

è sorprendente che tra i proponenti figurino società riconducibile a persone che fanno politica attiva in seno alle liste di maggioranza, molto vicine a personaggi illustri dell’amministrazione Terra.

Una povertà di richieste – sottolineano dal Carroccio apriliano – e un esito quasi scontato a vantaggio dei soliti noti.

Che potrebbe far pensare ad un bando ad hoc.

In attesa di conoscere con precisione l’importo del canone annuo che la società sportiva sarà tenuta a versare, ci domandiamo: era proprio necessario mettere in campo l’ennesima privatizzazione a vantaggio di pochi, anziché elaborare misure a vantaggio dei cittadini?

A nostro avviso le privatizzazioni possono essere utili, solo se viene salvaguardato l’interesse collettivo e non quello dei privati.

Ma non è questo il caso.

di Massimo Pacetti