Non si spegne ancora l’eco delle votazioni relative al Presidente della Commissione Trasparenza insediata ieri.
La Lega, infatti, rivendica ancora una volta la scelta di dare il proprio appoggio a Giorgio Giusfredi invece che a Domenico Vulcano, che invece il gruppo del Carroccio aveva sostenuto nella tornata elettorale.
Ma la presa di distanza dall’ex candidato Sindaco del centrodestra non si limita solo alla Presidenza della Commissione.
I toni utilizzati dal direttivo leghista lasciano infatti presagire un divorzio tra le varie anime del centrodestra, che invece si erano presentate unite alle urne:
L’intromissione della maggiorana – spiegano dalla Lega – nel tentativo di affidare a Domenico Vulcano la Trasparenza si è palesata con il voto favorevole di due esponenti delle liste più spostate a destra in seno alla coalizione civica: Marco Moroni ed Angelo Zanlucchi.
Una scelta, quella di Vulcano, che avrebbe reso zoppi dalla nascita i lavori di una commissione nata allo scopo di verificare ed indagare sul rispetto delle corrette procedure negli atti amministrativi della legalità e trasparenza.
Vulcano in questi mesi pare aver dimenticato quale ruolo gli elettori gli hanno assegnato, affidandogli uno scranno all’opposizione.
Se fosse stato eletto grazie ai voti della maggioranza, avrebbe messo il bavaglio all’opposizione, non più libera di esprimere la propria opinione.
Dunque la scelta del capogruppo Lega in Consiglio, Roberto Boi, di virare su Giorgio Giusfredi segna un cambio di rotta definitivo del partito: nel centrodestra si andrà avanti per strade diverse.
L’elezione di Giorgio Giusfredi alla presidenza della commissione trasparenza – spiega ancora la Lega – una commissione storicamente ad appannaggio dell’opposizione, garantisce a nostro avviso la scelta di un nome nel segno della discontinuità rispetto al passato.
Requisito per taluni indispensabile.
Garantisce al tempo stesso una giusta rotazione, affidando al centrosinistra una commissione che per dieci anni è stata diretta dal centrodestra.
Il direttivo della Lega di Aprilia ritiene, inoltre, che il nome di Giorgio Giusfredi, eletto con tre voti garantiti dall’opposizione e solo uno dalla maggioranza, possa rappresentare meglio di Vulcano l’espressione delle minoranze.
Le quali, nel nome dell’ex preside, hanno intravisto la possibilità di garantire una libertà di iniziativa che in caso contrario non ci sarebbe stata.
Siamo certi – concludono i dirigenti della Lega di Aprilia – che Giusfredi, libero da scomodi legami con la maggioranza, possa garantire il libero ed equo svolgimento dei lavori.
Interpretando al meglio, al di là delle divisioni di carattere ideologico, l’opposizione.
Parole difficili da fraintendere.
di Massimo Pacetti