“Ad alcune settimane dall’invio delle lettere anonime sulla fantomatica lottizzazione Il Borgo di Aprilia, stupisce registrare da parte del sindaco Terra e del suo assessore all’urbanistica il più assoluto silenzio su una vicenda che, se vera, farebbe calare pesanti dubbi sulla gestione del settore urbanistica, settore spesso tirato in ballo per le note vicende che hanno messo la nostra città a nudo per gli episodi di intimidazioni nei confronti di alcuni amministratori del Comune di Aprilia. Avrei trovato doveroso e onesto da parte del Sindaco convocare la stampa, pure informata della lettera, magari unitamente alle forze dell’ordine come ci ha abituati a fare nel recente passato e tranquillizzare i cittadini, nonché metterli in guardia di possibili truffe, ma così non è stato fatto”.
Il capogruppo di Sinistra Ecologia e Libertà, Carmen Porcelli, interviene sulla serie di missive recapitate in questi giorni ad alcuni Amministratori Locali su una imminente truffa urbanistica.
“Devo dire che venerdì quando ho trovato nella buca della posta quella lettera la prima cosa che mi ha stupita è l’assenza del timbro postale e l’elenco dei destinatari con la data – dice il capogruppo di Sel – secondo quella lettera avrei dovuto ricevere la stessa presso Piazza Roma anziché presso il mio domicilio. Questo sarebbe solo un piccolo particolare, ma poiché ho letto che tra i destinatari ci sono il Sindaco, alcuni dirigenti, la Stampa Locale nonché tutti i consiglieri comunali, maggiorana ed opposizione, ho aspettato cercando di acquisire quante più informazioni sul caso. Quindi silenzio, tutti allineati e coperti e neanche dopo le dichiarazioni del consigliere comunale Bafundi il Sindaco, o chi per lui, ha sentito la necessità di intervenire”.
“Non vorrei che la decisione del Sindaco di rimangiarsi la promessa di un consiglio comunale ad hoc sulle sue dichiarazioni rese alla commissione al Senato che si è occupata delle intimidazioni ai politici e imprenditori del territorio sia dovuta a questa lettera e alle informazioni in essa contenute. Avendo la sottoscritta tirare fuori in consiglio comunale la registrazione della conversazione, ribadisco che a mio avviso elementi di discussione sono molteplici sull’argomento. Il sensazionalismo invece che spesso si fa su vicende apparentemente importanti, che spesso si liquidano e risolvono in bolle di sapone, francamente mi lascia stupita. Bisognerebbe uscire da questo vecchio modo di fare politica alla Peppone e Don Camillo. Questi giochetti da piccolo cabotaggio offendono non solo il nosatro ruolo ma anche la città. Il ‘non ti disturbo così poi trattiamo’ è una pratica molto diffusa in parti del nostro paese alle quali mai vorremmo essere accostati ma che metodi utilizzati dalla vecchia politica spesso smentiscono. Gradirei che sulla opportunità di un consiglio comunale si esprimesse non solo il consiglio comunale ma a questo punto anche la commissione trasparenza, magari utile anche a chirire la vicenda legata alla truffa urbanistica di cui narra la lettera anonima“.
A.M.