La Ragioneria di Stato ha accolto solo alcune delle controdeduzioni del Comune sulle irregolarità riscontrate dal Mef sulla gestione Asam.
Questo lascia l’azienda municipalizzata in una situazione critica che, con tutta evidenza, la messa in liquidazione decisa quasi due anni fa non ha risolto.
Non erano solo fantasie della sottoscritta – sottolinea l’ex Consigliere Carmen Porcelli – quando nel dicembre 2016 chiesi ripetutamente la documentazione rimasta in qualche cassetto.
La decisione di ricorrere alla liquidazione dell’azienda, presa dal sindaco Terra, non è stata utile né ad evitare l’intervento della Corte dei Conti, organo al quale l’ispettorato generale di finanza rimanda la valutazione finale, né a correggere lo sperpero di denaro pubblico né a salvaguardare i lavoratori.
Un fallimento su tutta la linea.
Fallimento che pone ancora a rischio i lavoratori della Multiservizi.
La situazione debitoria (oltre 18.5 milioni di euro) non è stata ripianata, anche perché i debiti sono continuati a maturare dalla messa in liquidazione in poi.
Dal dicembre 2016 ad oggi – prosegue la leader di Primavera Apriliana – si è continuato a ricorrere ad incarichi esterni, lasciando invariato tutto il resto.
Quindi straordinari, stipendi gonfiati, buoni benzina e tutta l’allegra spesa della Multiservizi è esattamente identica.
Mentre invece andavano tagliati i costi e salvaguardati i posti di lavoro.
Nonostante il Comune di Aprilia ha pagato 15.444.904 euro sotto la gestione Terra, l’azienda ha maturato nuovamente debiti, superiori ai dieci milioni di euro.
Lo spacchettamento della società rischia di andare a vantaggio di qualche interessato e a scapito della città e dei lavoratori.
I quali rischiano di finire risucchiati nelle cooperative o, nella peggiore delle ipotesi, a perdere il proprio posto di lavoro.
di Massimo Pacetti